Combattere il lavoro nero e promuovere la cultura della legalità a partire dalle mura domestiche, dalle realtà urbane a quelle agricole: è questo l’obiettivo dell’accordo siglato tra Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico e Confagricoltura, Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana. Quest’anno le due realtà “hanno unito le forze” per offrire ai propri associati maggiori servizi e per incrementare la rappresentatività su scala nazionale.
Il patto «Da oggi, – dichiara il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi – grazie al nuovo partner Assindatcolf, la rete dei servizi rivolti alle migliaia di cittadini, che ogni giorno entrano nelle nostre sedi territoriali, si allarga al settore domestico, una componente fondamentale nella gestione della vita quotidiana di ogni famiglia italiana. Le nuove tendenze demografiche, che descrivono un continuo invecchiamento della popolazione, e la mancanza di politiche attive a favore del welfare rendono indispensabile portare un contributo in questa direzione. È proprio per questo motivo che con Assindatcolf abbiamo intrapreso un percorso comune, per supportare le famiglie, per combattere il lavoro nero e per promuovere la cultura della legalità». «Questo accordo di partenariato – dichiara il presidente Assindatcolf, Renzo Gardella – ha un significato politico molto importante: due associazioni storiche, tra le più rappresentative nei rispettivi settori di riferimento, avviano una sinergia per l’ottimizzazione di politiche e servizi, al fine di garantire una sempre maggiore tutela delle famiglie, ma soprattutto per rendere più efficiente l’assistenza e contribuire, così, a combattere le storture ed i costi del sistema».
In cosa consiste Nel dettaglio, a partire da febbraio nelle strutture territoriali di Confagricoltura indicate dalle due associazioni, possono essere attivati “sportelli Assindatcolf” dedicati alla gestione del rapporto di lavoro domestico, con assistenza amministrativa, fiscale, contabile, previdenziale e, se necessario, del contenzioso. L’obiettivo è quello di tutelare i datori di lavoro domestico e quindi le famiglie, le stesse che nella maggior parte dei casi sono a capo delle aziende agricole, affinché possano contare su un aiuto concreto nella gestione del rapporto con i propri dipendenti, colf, badanti o baby sitter. Con l’accordo vengono, inoltre, confermati ed estesi i protocolli già operativi presso le sedi Assindatcolf per la gestione di sportelli autorizzati per l’assistenza fiscale (CAF) ed istituiti recapiti di patronato, al fine di estendere a tutte le famiglie che aderiscono all’Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico i servizi di assistenza promossi da Confagricoltura.