Il Nucleo Antifrode di Parma a seguito di azione di monitoraggio in alcune aziende avicole situate nella provincia di Forlì-Cesena, ha sequestrato di 35mila uova fresche riscontrando violazioni in tema di rintracciabilità ed etichettatura.
Danno al consumatore Nella casistica di specie la mancanza o l’incompletezza delle informazioni crea un danno al consumatore e agli operatori di settore onesti e, inoltre, il non poter conoscere la provenienza dell’alimento crea potenziali elementi di pericolosità ai danni della salute di consumatori. L’attività s’inquadra nella più ampia strategia di controlli a tutela del comparto, che già nelle scorse settimane hanno portato al sequestro di 50mila uova.