Obiettivo quello di stimolare l’acquisto sensoriale e assecondare l’immaginazione e gli appetiti dello shopper. L’appuntamento è per il 6 aprile a Forlì, nell’ambito di Fieravicola, quando produttori, mondo della distribuzione e consumatori si troveranno per confrontarsi insieme sul futuro di uno dei settori più innovativi dell’agroalimentare nazionale. L’occasione è la tavola rotonda organizzata in collaborazione con Mark Up per mettere a fuoco le scelte delle famiglie italiane che dimostrano una propensione positiva all’acquisto di carne avicola e uova.
Il tema Ma il consumo di tali alimenti deriva dalla consapevolezza da parte dei consumatori che questi prodotti rappresentano un alimento essenziale nel quadro di una dieta varia, vista la loro riconosciuta valenza dietetico-salutare, o è questione di prezzo? Le domande a cui Marco Selmo (Buyer Carrefour), Massimiliano Lazzari e Nicola Brina (Buyer Coop Italia), Emanuele Mancini (Buyer Magazzini Gabrielli), Federico Lionello (Sales & Marketing Manager del Gruppo Eurovo), Ruggero Moretti (Presidente comitato uova Unaitalia) e Gian Luca Bagnara nella sua duplice veste di presidente di Fiera di Forlì e Assoavi, si troveranno a rispondere, spazieranno però anche su altri temi. Si parlerà di packaging, di libero servizio all’interno della Gdo e si ragionerà insieme sui segmenti di consumo in crescita, con particolare riferimento all’etnico e al premium gourmet, linee di prodotti associate all’arte culinaria.
50esima edizione Tutto questo a Fieravicola, il 6 aprile (dalle 10 alle 13). Quest’anno Fieravicola taglia il traguardo della sua 50ma edizione e a poche settimane dall’inizio della manifestazione gli spazi espositivi stanno registrando quasi il tutto esaurito. Ricca la rappresentanza di espositori internazionali che rispetto all’edizione precedente segna un +30%, a cui al momento si aggiunge un +20% di visitatori sempre internazionali preregistrati. La Romagna si conferma distretto strategico dell’avicoltura italiana. Qui si produce il 20% della carne bianca e l’11% delle uova rispetto al totale nazionale, senza dimenticare che l’aggregazione del comparto della lavorazione e della commercializzazione sfiora il 40%.