«Qualità, programmazione e informazione del consumatore». Sono questi, secondo Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano, i tre punti cardine per affermare ulteriormente l’eccellenza di quello che si conferma il prodotto DOP più consumato del mondo con oltre 4 milioni e 800 mila forme annue. Una considerazione che giunge al termine di Identità golose la rassegna che si è conclusa nei giorni scorsi a Milano che ha visto il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e il sindaco Beppe Sala ospiti degli spazi espositivi del Grana Padano per una degustazione.
Marchio latte «Non è un caso, poi, che proprio in questi giorni – aggiunge Berni – sia stato lanciato anche il marchio ‘Il nostro latte’ che permetterà ai produttori di Grana Padano di indicare sulle confezioni le aree di provenienza del latte utilizzato per la realizzazione del formaggio». Il logo, accompagnato dalla dicitura ‘proviene solo da qui’, potrà essere utilizzato esclusivamente e su base volontaria solo per il Grana Padano. «Un’iniziativa – prosegue – che va proprio nella direzione di affermare l’importanza della qualità, della programmazione e dell’informazione del consumatore. Solo perseguendo la strada della qualità – conclude Berni – potremo continuare a essere preferiti rispetto a prodotti analoghi ma realizzati a minor costo. Programmare significa, invece, produrre ciò che il mercato può assorbire a prezzi adeguati e non incrementare giacenze e scorte. Infine, in linea con il tempo in cui viviamo, è fondamentale una corretta e mirata informazione del consumatore che può avvenire solo attraverso gli strumenti, sia tradizionali che moderni, della comunicazione e della pubblicità per far comprendere a chi fa la spesa ogni giorno, tutte le nostre grandi positività distintive rispetto ai competitors economicamente convenienti ma lontani anni luce dalla nostra genuinità ed eccellenza».