Consapevolezza, responsabilità, avanguardia, orgoglio e successo le parole chiave del nuova presidenza di Confagricoltura guidata da oggi da Massimiliano Giansanti, 43 anni romano. Consapevolezza di ciò che l’organizzazione rappresenta e della necessità di fare sistema; responsabilità della rappresentanza; avanguardia nel proporre progetti innovativi; orgoglio dell’appartenenza attraverso lo sviluppo di una forte identità; successo come risultato. Succese a Mario Guidi, che era in carica dal 2011.
Triennio Una Confagricoltura tra e per i soci, punto di riferimento dell’impresa agricola italiana, quella disegnata dal nuovo presidente Massimiliano Giansanti eletto dall’Assemblea alla guida dell’Organizzazione per il prossimo triennio. Una confederazione in grado di rispondere sempre più alle mutate esigenze delle imprese associate. Autorevole, con una forte identità, a tutela dell’impresa, che sa innovarsi e rinnovarsi anche sotto il punto di vista generazionale e quindi capace di conquistare e rafforzare la fiducia degli associati.
Capacità agricoltori «Negli ultimi anni gli imprenditori italiani si sono confrontati sempre più con un mercato governato dalla globalizzazione e dalle dure leggi dell’economia – ha detto il nuovo presidente -. E, pur in mezzo a tante difficoltà, hanno mostrato grandi capacità. Il nostro stile, le nostre tradizioni, le nostre storie caratterizzano i nostri straordinari prodotti: il ‘made in Italy’, un’eccellenza che tutto il mondo ci invidia, che deve diventare un vero valore aggiunto per le nostre imprese».
Sistema Italia inefficiente Un brand, quello del ‘made in Italy’ che, secondo Massimiliano Giansanti, nasconde però le inefficienze del sistema Italia, che impediscono all’agricoltura italiana di essere competitiva sui mercati europei ed extraeuropei. Per questo al centro del suo programma c’è l’impresa, con gli strumenti necessari per farla crescere: semplificazione amministrativa, riforma del mercato del lavoro, costi della previdenza in linea con l’Europa, politiche energetiche e per l’ambiente, creazione di filiere, accesso al credito e a nuovi strumenti finanziari e assicurativi, sviluppo dell’innovazione. «Dobbiamo avere l’ambizione di diventare il punto di riferimento della filiera agroalimentare – ha spiegato – una sfida che ci dovrà portare a conquistare spazi nuovi: la costruzione di un network con partner strategici al fine di sviluppare l’attività dell’agribusiness».
Progetto condiviso Questa crescita dell’Organizzazione dovrà passare attraverso un progetto condiviso, che consenta a tutta la struttura, centrale e territoriale, di essere parte della decisione, passando da un modello organizzativo top down (decisioni assunte dall’alto verso il basso), a uno bottom up, con l’obiettivo di accorciare la filiera della governance e favorire la circolarità delle idee. E l’efficientamento è il terreno sul quale dovrà misurarsi la capacità di innovazione e crescita organizzativa, attraverso la razionalizzazione del sistema, la costituzione di reti fra i servizi, l’avvio di nuove forme di collaborazione e integrazione.
Nominati i nove componenti della giunta esecutiva di Confagricoltura L’Assemblea di Confagricoltura ha proceduto anche all’elezione dei componenti della Giunta. L’Esecutivo è stato profondamente rinnovato con sette new entry tra i nove componenti eletti. Da evidenziare che è aumentata la quota rosa con tre dirigenti donne nominate (mentre c’era una sola presenza femminile nella precedente Giunta). «Ad ogni componente dell’Esecutivo – ha subito annunciato il presidente Massimiliano Giansanti – verrà affidato un incarico specifico. E su ogni tema si insedierà un team di lavoro che affiancherà il membro di Giunta incaricato. L’obiettivo è creare una stretta sinergia tra momento decisorio dell’Organizzazione, territorio e aziende». Ecco i nove eletti della Giunta Esecutiva di Confagricoltura:
LUCA BRONDELLI DI BRONDELLO Cinquantadue anni, sposato, due figli, conduce un’azienda ad indirizzo cerealicolo, viticolo e agrituristico a Serralunga di Crea nel Monferrato, in provincia di Alessandria. E’ presidente di Confagricoltura Alessandria e di Enapra, l’ente di formazione di Confagricoltura.
NICOLA CILENTO Cinquantaquattro anni, laureato in Giurisprudenza, sposato, tre figli, è titolare di un’azienda frutticola a Corigliano Calabro (Cosenza), dove produce clementine, arance e pesche. E’ stato presidente di Confagricoltura Cosenza e di Confagricoltura Calabria e componente della Giunta nazionale uscente. E’ presidente della Organizzazione produttori COAB che opera nel settore ortofrutticole nella Piana di Sibari. E’ presidente del CAF di Confagricoltura.
GIORDANO EMO CAPODILISTA Cinquantaquattro anni, laureato in Scienze Politiche, conduce un’azienda agricola ad indirizzo prevalentemente vitivinicolo in provincia di Padova. E’ presidente di Confagricoltura Padova, vicepresidente di Confagricoltura Veneto e consigliere del consorzio di bonifica Bacchiglione – Brenta.
ELISABETTA FALCHICinquantatre anni, laureata in Agraria, conduce ad Oristano un’azienda agricola ad indirizzo risicolo, specializzata nella selezione del seme. E’ stata presidente di Anga Sardegna, di Confagricoltura Sardegna ed ha ricoperto l’incarico di assessore all’Agricoltura della Regione Sardegna.
SANDRO GAMBUZZA Cinquantaquattro anni, sposato, un figlio, conduce un’azienda agricola ad indirizzo orticolo ed olivicolo in provincia di Ragusa. Presidente della Federazione nazionale di prodotto Orticoltura, è stato presidente di Confagricoltura Ragusa e presidente della Camera di Commercio di Ragusa. Attualmente è consigliere della Camera di Commercio del Sud Est della Sicilia ed è nel consiglio di amministrazione della società di gestione dell’aeroporto di Comiso.
MATTEO LASAGNA Quarantatre anni, sposato, conduce un’azienda agricola ad indirizzo zootecnico a Begognaga, in provincia di Mantova, con allevamento di vacche da latte per la produzione di Parmigiano Reggiano. Presidente di Confagricoltura Mantova e di Confagricoltura Lombardia. E’ anche consigliere di Confidi Systema, il consorzio fidi della Regione Lombardia, creato dalla sinergia tra Confagricoltura, Confindustria e Confartigianato.
DIANA THEODOLI PALLINI Sessantaquattro anni, laureata in filosofia, coniugata, due figli, conduce, assieme alla famiglia, tre aziende agricole nel grossetano e una nel comune di Roma ad indirizzo cerealicolo, zootecnico (carne e latte, con caseificio e punto di vendita) e agrituristico. E’ stata presidente di Confagricoltura Grosseto, vicepresidente di Confagricoltura Toscana e componente di giunta nella passata legislatura. E’ Cavaliere del Lavoro.
GIOVANNA PARMIGIANI Quarantanove anni, laureata in Economia e Commercio, conduce un’azienda agricola a Piacenza ad indirizzo zootecnico, cerealicolo, arboreo (pioppeto). Con allevamento di suini e trasformazione della carne. E’ vicepresidente di Confagricoltura Piacenza, presidente della Federazione Nazionale di Prodotto di Allevamenti Suini. E’ consigliere del Consorzio dei Salumi tipici piacentini.
ROSARIO RAGO Cinquant’anni, sposato, due figli, conduce a Battipaglia (Salerno) un’azienda agricola ad indirizzo ortofrutticolo, specializzata in insalate pronte, commercializzate con il proprio marchio. E’ presidente di Confagricoltura Salerno e di Confagricoltura Campania ed è nella Giunta della camera di Commercio di Salerno.
Chi è MASSIMILIANO GIANSANTI Il presidente eletto di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, è romano, coniugato ed ha 43 anni. Imprenditore agricolo, è presidente di Agricola Giansanti srl e amministratore del Gruppo Aziende Agricole Di Muzio con imprese agricole nelle province di Roma, Viterbo e Parma. Le aziende hanno indirizzo agroindustriale e sono specializzate nella produzione di cereali, latte e prodotti della zootecnia, ed agroenergetico con la produzione di energia elettrica da fotovoltaico. Tra l’altro a Parma produce Parmigiano Reggiano ed a Roma fornisce latte bovino di alta qualità per la Centrale del Latte.
È membro della giunta esecutiva di Confagricoltura dal 2011 e vicepresidente uscente. È stato presidente di Confagricoltura Roma e vicepresidente di Confagricoltura Lazio. Tra gli incarichi in essere quelli di consigliere della Consulta delle Imprese di Roma e del Consiglio di Territorio Centro di Unicredit.
È stato componente del Consiglio di Amministrazione di Azienda Romana Mercati, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Roma, in qualità di consigliere delegato ai mercati agricoli e progetti per la zootecnia. In tale veste ha realizzato, in particolare, uno studio per la creazione di una borsa telematica delle commodities agricole presso la Borsa Merci di Roma ed è stato responsabile del progetto per la valorizzazione e la promozione delle produzioni tipiche della provincia di Roma. Quindi membro del Comitato Promotore che ha dato vita a “Campagna Romana” – il consorzio costituito dalla C.C.I.A.A. di Roma per la valorizzazione delle produzioni agroindustriali romane – di cui poi è stato consigliere di amministrazione.
Tra i vari incarichi ricoperti quelli di: consigliere del Comitato Tecnico Scientifico del ministero delle Politiche agricole e forestali; componente del Consiglio di Amministrazione dell’Ente nazionale per la Meccanizzazione; vicepresidente di ANBI Lazio, l’associazione regionale che raggruppa i consorzi di bonifica. È stato pure nei consigli di Amministrazione di Banca Popolare di Roma e Banca della Nuova Terra.