In occasione della pubblicazione da parte dell’EFSA del report annuale sui residui di agrofarmaci negli alimenti relativo all’anno 2015, Agrofarma – Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica – esprime la sua soddisfazione nel rilevare ancora una volta gli altissimi standard qualitativi dei prodotti italiani, figli di un sistema di limiti e controlli estremamente stringenti ed efficaci che garantiscono il più alto livello mondiale di sicurezza per i consumatori.
Dall’analisi effettuata su oltre 84mila campioni su un’ampia varietà di prodotti alimentari provenienti da oltre 70 paesi a livello globale e prelevati in Europa, emerge che nel 97,2% dei casi sono stati rispettati i limiti sui residui fissati dalla normativa comunitaria. In questo contesto l’Italia si conferma tra i Paesi più virtuosi con il 98,5% di prodotti agroalimentari con residui inferiori ai limiti di legge, posizionandosi anche al di sopra della media dei paesi europei (98,3%).
Agrofarma ricorda che la presenza di residui a norma negli alimenti, spesso impropriamente definita “contaminazione”, non produce alcun danno alla salute delle persone; basti pensare per esempio che, per avvertire un qualunque effetto sull’organismo dovuto all’assunzione di residui da pomodori a norma, se ne dovrebbero mangiare circa 7.000 al giorno, ogni giorno, per un’intera vita (Fonte: ECPA). Inoltre, l’eventuale presenza di residui oltre i limiti di legge non deve essere automaticamente tradotta in un pericolo per la salute, in quanto nella definizione di tali limiti vengono considerate delle soglie estremamente cautelative rispetto a quelle che, superate, potrebbero comportare danni alla salute.
Nel contesto europeo, l’Italia si conferma nuovamente ai vertici, eccellenza nell’eccellenza, non soltanto per quanto riguarda la varietà e la qualità dei suoi prodotti, ma anche per i minimi livelli di residui riscontrati. Agrofarma coglie l’occasione per manifestare il proprio apprezzamento tanto per il lavoro delle Autorità designate a garantire questi massimi standard di sicurezza, quanto per i nostri agricoltori e per chi opera nel settore, che a fronte delle molteplici difficoltà continuano a lavorare con passione e perizia per offrirci prodotti sani e sicuri.