Il frutto della Pasqua? La fragola. Prodotto sempre più di qualità, fresco, simbolo del made in Italy che rialza la testa e non ha paura del mercato globale. Non parliamo di slogan ma di un trend “certificato” direttamente dagli italiani. Un dato a riguardo rende l’idea: lo scorso anno il consumo fresco delle fragole ha toccato la cifra record di 86.600 tonnellate, registrando un +4% sull’anno precedente (Dati Macfrut Consumers’ Trend, elaborazione Cso).
Sebbene si tratti di un prodotto dalla spiccata stagionalità sempre lo scorso anno oltre l’81% delle famiglie italiane ha acquistato almeno una volta fragole per un volume a nucleo di circa 4,14 kg ed una spesa di 14,4 euro. Il mese con il maggior consumo è stato quello di aprile, arrivato a superare la soglia delle 25mila tonnellate, dato che lascia il segno se si pensa che solo dieci anni addietro il consumo superava di poco le 10mila tonnellate. Altri numeri, infine, certificano il dinamismo della fragolicoltura: la superficie coltivata in Italia è cresciuta del +3% pari a 3.640 ettari; la regione con la maggiore area di produzione è la Basilicata (892 ettari), territorio in un decennio passato a una crescita di prodotto di ben dieci punti (dal 14% al 24%); bene anche l’export italiano arrivato a 36,5 milioni di euro, dai 33 milioni dell’anno precedente.
Basilicata partner «Non è casuale la scelta della fragola a simbolo dell’edizione di Macfrut 2017 – spiega Renzo Piraccini, Presidente di Cesena Fiera –. Sino a qualche anno fa prodotto in declino su più fronti (consumi, prodotto, mercato estero) oggi è lo specchio di un’agricoltura che investe nell’innovazione e fa il salto di qualità. La scelta della Basilicata a regione partner va in questa direzione. A Macfrut saranno tante le iniziative dedicate alla fragola: focus e convegni sino al fuorisalone Strawberry days. Il periodo di Pasqua è quello con il maggiore consumo, ecco perché abbiamo elevato la fragola a frutto di queste festività ormai alle porte».