Siccità e gelate. Aprile funesto per l’agricoltura italiana. Da Nord a Sud gravi danni per il settore

Prima la siccità e il caldo anomalo, poi il brusco calo delle temperature. «Sono problemi diversi e gravi a seconda dei vari territori interessati – ha sottolineato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – ma con un denominatore comune: sono state messe in ginocchio le campagne e gli imprenditori agricoli italiani. Dal Nord al Sud del Paese, dai vigneti al mais, dai cerali all’ortofrutticoltura, il danno è compiuto. La straordinaria ondata di maltempo sta affliggendo moltissime aziende e le nostre strutture sul territorio stanno calcolando i danni».

Albicocche danneggiate
Albicocche danneggiate

Mappa dei disagi Confagricoltura traccia la mappa dei territori colpiti. In Lombardia, in provincia di Como, i maggiori danni sono stati provocati dal forte vento. Preoccupazione nel Varesotto per la fioritura dell’Acacia molto in anticipo: vento e pioggia rischiano di compromettere la produzione del miele per tutta la stagione. E sta diventando sempre più preoccupante la situazione per i vigneti lombardi, soprattutto a causa delle basse temperature, che hanno colpito, in particolare, la Franciacorta e l’Oltrepò Pavese. In provincia di Bergamo, dai primi dati raccolti, sembra che siano state danneggiate soprattutto le vigne del fondo valle. In Piemonte le gelate notturne con temperature intorno allo 0 hanno bloccato le fioriture. Interessati dai maggiori danni Torino (soprattutto nel Canavese), l’Alessandrino, l’Astigiano, mentre nel Cuneese, oltre ai vigneti sono state colpite le piante da frutto, soprattutto i kiwi. In Veneto le gelate hanno fatto strage di vigneti nelle zone di Valdobbiadene, frutteti e ortaggi in varie province; nel padovano è stato distrutto il mais.

Situazione grave anche in Emilia Romagna. A Modena e provincia le grandinate hanno colpito soprattutto la Bassa Modenese, da 5 anni a questa parte martoriata da ogni tipo di calamità. Gelate mattutine su vigneti, frutteti di pere. Danneggiato dal gelo il mais nella zona di Castelvetro e Monticelli, a Villanova colpite le ciliegie tardive e le albicocche. Gelate anche le piantine di alcuni campi di pomodoro da industria e su quelle pronte per il trapianto. In provincia di Bologna distrutti due terzi dei vigneti sulle colline di Borgo Tossignano.

vigneto danneggiatoGravemente colpito il vigneto toscano: un valore di circa 80 milioni di euro è il danno, calcolato da Confagricoltura, per la distruzione di più del 20% della produzione a causa dell’improvvisa ondata di gelo, con temperature scese anche sotto lo zero. Danni maggiori nelle porzioni inferiori dei versanti, a Montalcino; mentre nelle zone di produzione del Chianti, del Chianti Classico e di Rufina, alcune aziende hanno perso fino al 90% della produzione. Nel Lazio si contano i danni a Frosinone e a Latina, in particolare per kiwi, nei vigneti e per le orticole.

L’agricoltura pugliese sta pagando a caro prezzo i forti sbalzi termici. Tra le vittime, albicocche, pesche e asparagi. In particolare è stata gravemente colpita Foggia soprattutto nei comuni di Cerignola e Manfredonia. In Campania, danneggiati i vigneti nel Beneventano e nell’Avellinese.

Assicurazione «L’unica difesa per i danni da maltempo sarebbe l’assicurazione – conclude Massimiliano Giansanti -. Peccato che non si sia riusciti a creare un modello facilmente utilizzabile. Burocrazia, errori gestionali e procedure informatiche ancora non definite per la compilazione dei Piani assicurativi individuali (Pai) ritardano l’erogazione dei contributi comunitari. Siamo fiduciosi che il ministro Martina saprà trovare adeguate soluzioni alle serie difficoltà degli agricoltori».

Gelate nei Colli Berici (Vicenza): salvi i vigneti della Colli Berici Doc Le gelate di questi giorni hanno risparmiato la viticultura di collina e la produzione più pregiata dei soci del Consorzio Vini Colli Berici Vicenza. Qui, dove è concentrata la produzione di vitigni a bacca rossa identificativi di questo territorio come Tai Rosso, Cabernet e Merlot, i problemi sono contenuti e poco consistenti. Le gelate si sono localizzate perlopiù nei vigneti a fondovalle e nelle aree pianeggianti con una diffusione a macchia di leopardo. In questo momento rimane comunque difficile fare una stima, ma dai primi sopralluoghi i tecnici del Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza sono fiduciosi. Il fenomeno è apparso in una fase precoce dello sviluppo della vite, questo permetterà alla germogliatura di tornare produttiva in fase di ricaccio, recuperando gran parte della produzione di uve per il vino.

 

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