Sperimentare, trasmettere gioia attraverso il cibo e comunicare energia positiva in ogni mia creazione: è questo l’obiettivo di Alessandro Battisti, giovane chef romano appena approdato a Montalcino nell’esclusivo Castello di Velona Resort, Thermal SPA & Winery. E sono proprio i sentimenti e gli stati d’animo a ispirare sempre Alessandro, sia nella preparazione delle sue specialità, sia nell’ideazione di un menù che non si limita a descrivere le varie ricette ma le trasforma in ‘piccole storie’ in cui gli ingredienti si arricchiscono di personalità.
Un menù oltre i cinque sensi – Per pranzo al Velona Lounge, all’interno dell’antico chiostro con tetto in cristallo, va in scena una proposta fresca, leggera e ‘a chilometro zero’ dove un posto d’onore spetta ai piatti principi della cucina toscana, dalla Pappa al pomodoro ai Pici all’aglione fino agli Gnocchi fondenti di patate con ragù di Chianina. All’ora di cena, ad attendere gli ospiti nell’elegante Ristorante Settimo Senso, con terrazza affacciata sulla Val d’Orcia, è invece un menù gourmet e fantasioso che si presenta in tutta la sua originalità già dal nome delle portate: Il gambero rosso che fece le valigie con i profumi della sua terra per andare dalla sua amata burrata di Andria; Il sedano rapa invita a cena sua madame cappasanta; L’Amatriciana indossa il mantello per la serata; Le patate golose di pecorino si fermano a Pienza dove l’amico pepe gli fa da spalla… per citare solo alcune delle specialità nate dalla creatività dello chef. Ad accompagnare i due menù, non può ovviamente mancare l’eccellente Brunello di Montalcino, prodotto nell’azienda agricola della tenuta, la cui annata 2012 si è distinta alla recente manifestazione ‘Benvenuto Brunello’, ricevendo ottimi apprezzamenti da parte della critica.
Chef Battisti: dalle prime ricette con la nonna alle collaborazioni stellate Alessandro trascorre l’infanzia ‘tra pentole e fornelli’ nel ristorante dove la nonna lavorava come cuoca. E’ così che sboccia la sua passione per la cucina, in particolare quella romana, che coltiverà nel corso degli anni, sperimentando sapori e gusti nei suoi innumerevoli viaggi, tra i Caraibi e la Malesia, studiando con dedizione e continuando a mettersi alla prova per perfezionare la sua tecnica. Tra le sue esperienze professionali spiccano quelle al George’s al fianco di Antonio Sciullo, alla Glass Hostaria come secondo di Cristina Bowerman e, secondo di Maurizio Santin presso il Cuoco Nero a Roma. Inoltre, presso il ristorante de l’’Andana dove entra a far parte dello staff di Alain Ducasse e conosce da vicino la gastronomia toscana. Un’altra figura di riferimento per Alessandro è Fabio Baldassare, con cui collabora per 15 anni, dapprima presso L’Altro Mastai, passando per l’Unico a Milano e per l’Hotel Imperiale di Taormina, per poi finire all’Opson, dove apprende tutti i segreti dell’arte culinaria siciliana.
Una cucina tra fantasia e rispetto della tradizione Ogni creazione di Alessandro è come un viaggio: nasce da una sensazione, dalla positività che lo caratterizza, e prosegue con la sperimentazione e la voglia di mettersi in gioco. Punto di partenza sono i prodotti, quelli tipici della Toscana e della Val d’Orcia ma anche gli aromi mediterranei, che vengono reinterpretati seguendo spunti creativi sempre nuovi, dando vita a un perfetto equilibrio di sapori. Come in ogni avventura che si rispetti, non possono mancare i giusti compagni. Per questo, lo chef ha selezionato con la massima cura la sua ‘brigata di cucina’ che, come spiega lui stesso, «è interamente composta da persone che trasmettono ottimismo e vivacità, le stesse caratteristiche che cerchiamo di infondere nelle nostre ricette».