Alberto Ancora, Head of Business Management Crop Protection South Europe di Basf Italia, è stato eletto nuovo presidente di Agrofarma – Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica – nel corso dell’Assemblea annuale dell’Associazione riunitasi a Milano. Ancora succede ad Andrea Barella, General Manager di Sumitomo Chemical Agro Europe, che ha ricoperto lo stesso incarico negli ultimi sei anni.
Momento impegnativo per il comparto «Sono onorato di essere stato eletto per questo incarico e desidero innanzitutto ringraziare i colleghi che hanno ritenuto di riporre in me la loro fiducia. Inizio a ricoprire questo ruolo in un momento impegnativo per il comparto, che si trova a fronteggiare uno scenario normativo sempre più stringente e a interloquire con un’opinione pubblica molto attenta ai temi dell’agricoltura. – ha dichiarato Alberto Ancora, nuovo presidente – Colgo l’occasione per ribadire la nostra totale apertura al dialogo sull’innovazione e la sostenibilità in agricoltura, per difendere il progresso del settore e ragionare sull’evoluzione della filiera. In questo senso mi impegnerò nel continuare a sostenere un percorso di dialogo chiaro e trasparente con istituzioni, media e pubblico, per ragionare sul significato di sostenibilità e dare il giusto riconoscimento al ruolo degli agrofarmaci».
Alberto Ancora, 51 anni, è diventato nel 2015 Head of Business Management Crop Protection South Europe di Basf Italia dopo aver ricoperto il ruolo di Country Manager della divisione Agro. Leccese e agronomo di formazione, ha iniziato la sua carriera ricoprendo diversi ruoli di responsabilità presso altre multinazionali dell’agrochimica per poi entrare in Basf nel 2001. Le imprese che aderiscono ad Agrofarma realizzano il 95% del fatturato italiano del comparto che si colloca intorno ai 978 milioni di € rappresentando circa l’1,9% del fatturato globale della chimica in Italia. Il settore investe in Ricerca e Sviluppo il 6% del suo fatturato e gli addetti impegnati nell’attività di ricerca rappresentano circa il 12% del totale di quelli del settore.