La Giunta regionale del Veneto ha dato il definitivo via libera – su proposta dell’assessore all’Agricoltura e alla Pesca Giuseppe Pan – alla riapertura dei termini per contributi Feamp alla pesca e all’acquacoltura sostenibili. Sono messi a bando 1.470.387 euro della programmazione comunitaria di settore 2014-2020, di cui 220.558 euro di fonte regionale e 514.635 di fonte statale, a sostegno di 13 misure che puntano all’innovazione, efficienza energetica, occupazione e sviluppo delle attività ittiche.
Altre risorse Queste risorse vanno ad aggiungersi a quelle attivate con la precedente delibera n. 213 del 28 febbraio 2017 per euro 7.219.427. «Con l’attivazione dei nuovi bandi – commenta l’assessore regionale alla pesca – sono rese disponibili le risorse Feamp ad esaurimento delle disponibilità per l’esercizio 2017. In precedenza, sono stati approvati altri 15 bandi per l’attivazione di 23 misure di intervento, per un totale di risorse pubbliche pari a 7,2 milioni. In totale, quindi, quest’anno la Regione ha messo in moto 8,7 milioni per il settore ittico».
Le domande di contributo dovranno essere presentate alla Direzione regionale agroambiente, caccia e pesca, che ne curerà l’istruttoria, entro 45 giorni dalla pubblicazione dei bandi sul Bollettino ufficiale della Regione. La relativa modulistica è disponibile sul sito della Giunta, https://www.regione.veneto.it/web/agricoltura-e-foreste/programmazione-2014-2020-feamp.
Chi può partecipare Potranno concorrere all’assegnazione dei contributi gli interventi volti all’innovazione nel settore pesca; alla creazione di posti di lavoro e alla promozione del capitale umano; di diversificazione del reddito attraverso lo sviluppo di attività complementari; avviamento di giovani pescatori; protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini; di miglioramento dell’efficienza energetica dei pescherecci; di miglioramento della qualità del pescato nonché di miglior utilizzo delle catture indesiderate; e – infine – di miglioramento dell’efficienza energetica delle imbarcazioni e delle infrastrutture nei siti di sbarco per i pescatori che operano in laguna e nei laghi e fiumi della regione. Quattro dei tredici bandi sono riservati al settore acquacoltura con queste finalità: creazione di servizi di gestione e consulenza alle imprese; ingresso di nuovi operatori; sviluppo di colture biologiche e di sistemi di ecogestione; miglioramento dell’ambiente e della biodiversità.