Quanto e cosa mangiano gli italiani ogni giorno? Come sono cambiati i consumi alimentari negli ultimi 10 anni? Per rispondere a queste e ad altre domande sulle nostre scelte a tavola e per capire e documentare l’evoluzione dei comportamenti alimentari sta partendo, in questi giorni, la IV edizione dello SCAI, lo Studio sui Consumi Alimentari in Italia, condotto, come sempre, dal CREA – Alimenti e Nutrizione, nell’ambito del programma EU-Menu.
24 mesi Lo studio, della durata di 2 anni, sarà articolato in due fasi distinte, una riguardante la raccolta dei dati di consumo dei bambini dai 3 mesi ai 9 anni, l’altra rivolta agli adolescenti e adulti nella fascia di età 10-74 anni. Le interviste saranno svolte da professionisti della salute come nutrizionisti, dietisti e medici, che hanno seguito un apposito corso di formazione ad elevata specializzazione e saranno finalizzate alla compilazione di un diario alimentare di 2 giorni, alla misurazione di peso e statura e alla documentazione dello stile di vita.
1200 bambini coinvolti Da giugno parte la prima fase dello studio, che coinvolgerà circa 1200 bambini tra i 3 mesi e i 9 anni su tutto il territorio italiano. I bambini verranno sorteggiati e il personale sanitario, formato e coordinato dal CREA, contatterà telefonicamente i genitori per richiedere l’adesione all’indagine. Nel secondo anno di studio, invece, sarà intervistato un campione di persone in età compresa tra 10 e 74 anni.
Lo studio In entrambi i cicli di raccolta dei dati, la metodologia seguita sarà quella armonizzata a livello europeo dell’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, così da garantire l’accuratezza delle stime dei consumi degli alimenti e degli apporti dei nutrienti. Tali stime verranno utilizzate per la valutazione dell’adeguatezza e la sicurezza della dieta, tenendo in considerazione anche il suo impatto sull’ambiente. In questo modo, potremo sapere se, rispetto all’ultima Indagine svolta, i consumi di verdura, e frutta sono finalmente cresciuti, se il consumo della carne è diminuito e, in generale, se stiamo tornando verso una alimentazione mediterranea, ricca di prodotti di origine vegetale.
Sovrappeso Secondo i dati di OKkio alla salute , i nostri bambini in età scolare nel 2014 erano per il 22,9% in sovrappeso e il 9,8% risultava obeso. Anche se in lieve, ma costante diminuzione, sono dati più elevati rispetto al resto d’Europa. “Un triste primato – afferma Aida Turrini, la ricercatrice CREA che coordina lo studio – che deve indurci a non abbassare la guardia. Per questo è importante che tutte le famiglie sorteggiate partecipino con entusiasmo allo studio. Ci guadagneranno in salute, con tanti consigli utili per un’alimentazione più bilanciata e uno stile di vita più sano”.
Info Per informazioni i cittadini possono chiamare il numero verde 800 629 094