Dal prossimo anno accademico all’Università del Salento si potrà studiare per diventare Enologo. Presentato oggi al campus Ecotekne di Lecce “Viticoltura ed Enologia”, corso interateneo con l’Università “Aldo Moro” di Bari, in collaborazione con l’Università di Foggia, che si svolgerà nel campus Ecotekne del capoluogo salentino. E già si guarda, nel contempo, alla creazione di un Polo della Viticoltura ed Enologia, che aggreghi i vari soggetti coinvolti e promuova attività di sostegno al settore.
Il corso Si tratta di una laurea triennale, di I livello, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, riservato a soli 75 studenti, con test di accesso. A conferma dell’interesse suscitato nel territorio, sono già previste 12 borse di studio, 4 per il corso in Viticoltura ed Enologia, le altre dedicate ai due altri corsi presentati sempre stamani: D.A.M.S. e Manager del Turismo. Le borse di studio sono state messe a disposizione da Banca Popolare Pugliese (lo ha annunciato il presidente di BPP Vito Primiceri, definendola “un primo segnale di attenzione all’iniziativa”), Azienda vitivinicola Coppola, la Fondazione Notte della Taranta e i tre Consorzi produttivi del Salice Salentino, di Castel del Monte e del Nero di Troia, di cui ha dato notizia il presidente di Assoenologi di Puglia, Calabria e Basilicata, Massimiliano Apollonio.
Figure professionali Il corso forma la figura dell’Enologo e i laureati potranno sostenere l’esame di Stato per l’iscrizione all’albo professionale dei dottori agronomi e dottori forestali nella sezione B (agronomo junior) e all’albo professionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati, oltre ad accedere alle Lauree Magistrali in Agraria ed Enologia.
Unisalento Iscrizioni esclusivamente on line sul portale dell’Unisalento, già a partire dal 5 luglio, prima ancora della fine degli esami di maturità, con iscrizione automatica al test di valutazione (per chi avrà regolarizzato la I rata) che si svolgerà a settembre. Scaricando l’app myUnisalento, collegata alle pagine “social” dell’ateneo salentino, inoltre, si potranno consultare gli aggiornamenti e le varie scadenze, che comunque arriveranno nella casella di posta elettronica degli iscritti. Inizio delle lezioni, ottobre 2017.
Obiettivi L’ambizione è alta, come è stato sottolineato stamattina dal rettore Vincenzo Zara che ha parlato di tre assi su cui il territorio salentino e pugliese sta investendo con determinazione: il vino e dunque l’enogastronomia, il turismo, l’arte. «La novità – ha poi aggiunto il rettore – è non solo aver condotto un’analisi dei fabbisogni del territorio insieme al sistema delle imprese e agli stakeholder, prima di progettare i corsi di studio, ma prevedere un monitoraggio in itinere insieme al mondo del lavoro, per una riformulazione continua del percorso formativo, in base alle esigenze reali, attraverso una sorta di Comitato di indirizzo». Proposta che ha registrato risposte positive da tutti i partecipanti alla cerimonia odierna, in primis il presidente di Confindustria Lecce, Giancarlo Negro che ha voluto confermare la disponibilità del sistema delle imprese salentine a «crederci sul serio, con coraggio, determinazione e impegno».
Il percorso di studi E’ stato a più voci ribadito, avrà uno spiccato taglio professionalizzante: oltre alle discipline di base infatti, sono previste anche materie di altri campi con l’obiettivo delle cosiddette “competenze trasversali”, requisito richiesto ormai da tutte le imprese. Un mix, insomma, fra materie di base della Facoltà (matematica, fisica, chimica, botanica, fisiologia vegetale) quelle più propriamente professionalizzanti nel settore agronomico e viti-enologico – agronomia, microbiologia, entomologia e patologia vegetale, genetica agraria, scienze e tecnologie alimentari – ma anche economia agraria e dei mercati, estimo, gestione aziendale, diritto e le discipline relative all’ingegneria agraria. Non solo lezioni in aula, però: previsto dal percorso esercitazioni di laboratorio e di campo, seminari su temi di specifico interesse, visite tecniche. Al termine, prima della discussione finale, anche un tirocinio pratico all’interno di aziende enologiche, vitivinicole e laboratori di ricerca.
Sistema Puglia Entusiasta anche l’assessore regionale all’Università, Sebastiano Leo che, nel rimarcare il ruolo della Regione Puglia nell’iter che ha portato alla realizzazione del percorso, ha sottolineato come occorra «non solo fare sistema con le Università delle altre regioni, con l’obiettivo di una sinergia essenziale, poiché in tempo di scarse risorse è necessario fare le scelte giuste. Ma anche, tenere alta la qualità dell’offerta formativa e dunque delle competenze dei futuri laureati, per essere competitivi in uno scenario oramai globalizzato. La nostra ambizione – ha poi aggiunto parlando in generale di tutti i corsi presentai – deve essere quella di rivolgerci non solo ai pugliesi, ma alle altre regioni del Mezzogiorno». A Sud di Roma, gli unici corsi di Viticoltura ed Enologia sono attivi solo ad Avellino e Marsala.
Sbocchi di lavoro L’obiettivo del corso di laurea è formare nuove figure di esperti in un settore in cui la Puglia ha dimostrato di voler puntare molto, capaci di operare da subito nel variegato mondo connesso alla viticoltura e all’enologia: i laureati, è stato detto alla cerimonia odierna, troveranno impiego in tutte le attività connesse alle produzioni agricole e vitivinicole di qualità, sia in imprese private che in enti pubblici e in aziende di servizi e consulenza. «La prospettiva a cui guardiamo– ha indicato Luigi De Bellis, docente referente del corso – ci viene dai dati Almalaurea, secondo cui a 1 anno dalla laurea, la percentuale di chi trova un primo impego va dal 50% sino al 90/100% in alcune aree dal tessuto imprenditoriale piuttosto vivace. Nel cosiddetto Grande Salento, le province di Lecce, Brindisi e Taranto, si contano 42 mila ettari vitati con 23mila aziende, all’interno di un dato globale pugliese che registra 107 mila ettari di vigenti e 49 mila aziende». A riprova, insomma, di un potenziale occupazionale molto alto per chi uscirà dal percorso di studi.
Partnership Si diceva, in apertura, del Polo di Viticoltura ed Enologia di cui ha parlato Massimiliano Apollonio: «L’obiettivo è far crescere il territorio a 360 gradi, siamo già al lavoro, c’è entusiasmo e grande interesse. Prime adesioni manifestate: Regione Puglia, Città di Lecce e Comune di Monteroni, l’Università, Camera di Commercio di Lecce, i vari sponsor commerciali e tecnici, Assoenologi Puglia, Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura) Il CNR Lecce, gli Istituti Agrari, Confindustria, i Consorzi di Tutela e dei produttori. Tra le tante attività di cui si potrebbe occupare, in primis la realizzazione di un Osservatorio sui vini rosati». E non potrebbe essere diversamente, nascendo giusto nel Salento, patria del vino rosato.