Le grandi mobilitazioni di questi mesi hanno fino ad ora impedito la rettifica del Ceta, l’accordo di libero scambio tra Canada e Ue. Nonostante questo però la minaccia è ancora presente e rischia di mettere ulteriormente in ginocchio il settore agroalimentare del vecchio continente e di ledere ancora una volta i diritti dei suoi cittadini.
Tra i punti più devastanti di questo trattato c’è senza dubbio quello relativo alla possibilità delle multinazionali di citare in giudizio (in un tribunale extra-territoriale) i singoli Stati, ma anche i giochi al ribasso previsti nell’ambito della sicurezza alimentare e sulle regole che tutelano il lavoro (tra le quali quello minorile). Il Ceta, insieme al Ttip ed altri accordi commerciali, fa parte di quel processo di svendita del pubblico a beneficio dei grossi interessi finanziari delle lobby private. Tutto questo è oggettivamente inaccettabile e va fermato ad ogni costo. Come Confeuro non faremo mai mancare il nostro impegno a sostegno di tutte quelle azioni utili a contrastare questo nuovo e vergognoso attacco, orchestrato, con il compiaciuto silenzio dei media, dai poteri economici più forti della globalizzazione.