Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto sulle modalità attuative dell’OCM Vino. L’approvazione è avvenuta con deliberazione motivata per la mancata intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni, dove la sola Lombardia aveva votato contro.
Cosa tratta Il decreto, che riguarda l’assegnazione dei fondi comunitari per la promozione del vino nei Paesi terzi per il 2017/2018, riguarda un budget complessivo di risorse gestite a livello nazionale e regionale di circa 102 milioni di euro.
Chiarezza «Diamo così un quadro normativo più chiaro ai produttori che vogliono investire nella promozione sui mercati extraeuropei – ha commentato il ministro Maurizio Martina-. È uno strumento importante per rilanciare le esportazioni dei nostri vini, in un contesto che vede una concorrenza sempre più agguerrita. Dobbiamo riuscire a comunicare sempre meglio il patrimonio di varietà e qualità che rende uniche e distintive le nostre esperienze vitivinicole».
COSA PREVEDE IL DECRETO
LE AZIONI Sono ammissibili le seguenti azioni di comunicazione e promozione da attuare in uno o più Paesi terzi:
– azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità;
– partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
– campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione;
– studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione.
La promozione potrà riguardare:
– vini a denominazione di origine protetta;
– vini ad indicazione geografica protetta;
– vini spumanti di qualità;
– vini spumanti di qualità aromatici;
– vini con l’indicazione della varietà.
ENTITÀ DEL SOSTEGNO L’importo del sostegno a valere sui fondi europei è pari al massimo al 50% delle spese sostenute per svolgere le azioni promozionali. Questo sostegno europeo può essere integrato con fondi nazionali o regionali.