«250 milioni di euro. E’ questa la cifra che l’ortofrutta italiana lascia ogni anno in Europa a causa della mancata organizzazione in OP. Ecco perché rendere operativa la Strategia nazionale sull’ortofrutta è per noi un lavoro di assoluta priorità, che deve coinvolgere l’intero Paese». A dirlo è stato Antonio Schiavelli, presidente UNAPROA durante l’evento “Strategia nazionale ortofrutta 2018-2022: la vera sfida inizia ora”, che si è svolto all’Accademia dei Georgofili.
«Il settore ortofrutticolo, tra i più importanti per l’agricoltura, aveva assoluto bisogno di una strategia che potesse convogliare gli sforzi delle singole OP in delle azioni di sistema favorevoli all’intero comparto e all’economia italiana» ha aggiunto Schiavelli, esprimendo il compiacimento di UNAPROA per il lavoro svolto congiuntamente tra le Unioni e il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, collaborazione che ha portato alla definizione della prossima Strategia nazionale per il comparto ortofrutticolo, recepita con D.M. 4969 del 29 agosto 2017.
«La nuova Strategia nazionale per i prossimi anni, che abbiamo approvato dopo un lungo percorso di concertazione – ha sottolineato Giuseppe Castiglione, sottosegretario di Stato del Mipaaf – prevede tante novità molto interessanti che mirano a rendere competitiva la filiera dell’ortofrutta italiana. Tocca agli stakeholder dare contenuto e metterle in pratica per rilanciare il comparto ortofrutticolo attraverso un’organizzazione più efficiente e proattiva sui mercati».
Consumi «L’ultimo rapporto Ismea sui consumi alimentari degli italiani nel primo semestre 2017, dopo cinque anni di segno negativo, registra finalmente una crescita, con un aumento del 5,8% della spesa per la frutta fresca e del 5,5% per gli ortaggi freschi – continua Schiavelli -. Questo dato, mette fine al lungo trend di contrazione dei consumi di ortofrutta, che ha segnato il mercato italiano degli ultimi anni ed è il segnale che i tempi sono maturi per un’ulteriore valorizzazione del comparto ortofrutticolo, settore di punta per l’economia italiana».
«L’importanza del settore ortofrutta che rappresenta un patrimonio unico in Europa – ha sottolineato Giampiero Maracchi, presidente Accademia dei Georgofili –, sia per la qualità delle aziende dal punto di vista dell’innovazione, sia per la ricchissima varietà nel settore orticolo e nel settore frutticolo. La sfida infatti, della competizione internazionale, può essere vinta soltanto utilizzando al meglio quanto è stato sviluppato dalla ricerca a partire comunque dalla tradizione».
Unica strategia Così, all’alba dell’attuazione della Strategia nazionale, Unapora ha voluto organizzare un momento di confronto tra tutti i protagonisti che saranno coinvolti nella sua prossima operatività, «perché siamo convinti – ha aggiunto Schiavelli – che fare sistema tra le OP, sia l’unica strada per raggiungere quei risultati di reddito, qualità ambientale e salute, auspicabili per il nostro comparto e per tutti i cittadini. Implementare in maniera efficace la Strategia nazionale, attuando una collaborazione di tipo orizzontale tra le aziende, assicura una maggiore competitività a livello internazionale, un grande contributo all’ambiente e alla salute e un’imprescindibile salvaguardia di un settore che rappresenta l’identità dell’Italia. In questo senso la Strategia nazionale è un bene pubblico e la sua efficace implementazione un dovere sociale – ha concluso Schiavelli. – L’evento di oggi è solo l’inizio di un percorso fortemente voluto dalla nostra Unione e su cui assicuriamo il nostro impegno al comparto ortofrutticolo e all’intero Paese»