Secondo i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi, l’export agroalimentare del Made in Italy ha raggiunto quota 29,8 miliardi di euro nei primi 9 mesi del 2017 con una crescita di 7 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Nel solo mese di settembre l’export agroalimentare ha toccato quota 3,7 miliardi, il 6,4% in più rispetto a quello del 2016.
Margini di crescita «L’obiettivo dei 50 miliardi di euro di export agroalimentare al 2020 – ha dichiarato il ministro Maurizio Martina – è sempre più alla nostra portata. Abbiamo imprese che hanno saputo affrontare la crisi cercando nuovi mercati, proponendo qualità e distintività. I nostri margini sono ancora ampi, guardando soprattutto a quell’area di mercato coperta dai prodotti contraffatti o italian sounding. Per vincere questa sfida dobbiamo essere presenti in squadra all’estero. Abbiamo avviato un percorso che integra tutta la filiera, valorizzando anche il talento dei nostri chef. È questo l’impegno che ci vede protagonisti di oltre mille eventi in più di cento Paesi in occasione della “Settimana della cucina italiana nel mondo” in programma dal 20 al 26 novembre. Una storia nata in Expo e che è utile a spingere ancora le nostre esportazioni. A chi ancora oggi parla di muri e di dazi, diciamo di leggere questi risultati. 30 miliardi di export in 9 mesi, praticamente quello che esportavamo nel 2014. Senza regole giuste in mercati aperti migliaia di piccole e medie imprese non potrebbero affrontare i mercati internazionali. Protezione e promozione devono andare insieme, soprattutto per loro».