I due terzi delle imprese agromeccaniche raccolgono informazioni attraverso sensori avanzati, centraline meteo e satelliti e le rielaborano attraverso programmi di realtà aumentata per svolgere operazioni di campo più efficaci. Sono i risultati emersi dal questionario online proposto dall’Osservatorio Smart AgriFood e da Uncai ai contoterzisti tra settembre e ottobre.
Trasformazione digitale «I risultati confermano i contoterzisti pionieri della trasformazione digitale. Non mancano tuttavia aspetti che richiedono una riflessione attenta e politiche adeguate», afferma il presidente di Uncai Aproniano Tassinari. «I contoterzisti, per esempio, riferiscono che la maggior parte dei loro clienti non chiede l’acquisizione dei dati. Questo frena la digitalizzazione dei servizi agromeccanici e mostra come il potenziale economico dell’ingegnerizzazione 4.0 dei processi non sia compreso fino in fondo». Anche agli agromeccanici viene chiesto di fare un salto culturale. L’agricoltura 4.0 non serve solo a far parlare tra loro mezzi e attrezzature, a usare al meglio i dati raccolti in campo o a realizzare mappe digitali. Essa permette di rendere le imprese trasparenti nei confronti dell’amministrazione pubblica, dei fornitori e dei consumatori e di realizzare un nuovo modello di business incentrato su pacchetti di servizi e informazioni offerti alle aziende agricole e alla comunità. «Governo e Regioni devono incentivare un uso ottimale delle nuove tecnologie. Le azioni virtuose in agricoltura sono cambiate, insieme all’organizzazione aziendale e alle abilità richieste – continua Tassinari – Occorre tenerne conto nella prossima campagna dei Piani di Sviluppo Rurale, finanziando in ottica finalmente europea attività di formazione e informazione che facilitino questo salto culturale, necessario a migliorare la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole, e definire bandi che finanzino in particolare gli investimenti nei servizi offerti da aziende agromeccaniche già digitalizzate (Misura 4.1). Con la digital transformation e la service transformation, il modello di business per un’agricoltura più bio, verde, remunerativa e competitiva passa attraverso le imprese agromeccaniche».