Il Consiglio di Stato conferma la legittimità sia del nuovo disciplinare del Prosecco sia dell’azione degli organi sociali della condotta trevigiana, respingendo il ricorso presentato da un produttore che ha posto dei dubbi sulla validità del processo che ha portato all’approvazione del documento.
La vertenza «Con grande soddisfazione apprendo che il Consiglio di Stato ha confermato l’assoluta correttezza della condotta degli organi sociali del Consorzio e la legittimità del nuovo Disciplinare, redatto sulla base di istanze provenienti dalla base associativa e approvato a larghissima maggioranza dall’assemblea dei soci». Con queste parole il presidente del Consorzio, Stefano Zanette, commenta la recente ordinanza del 18 settembre 2017 con la quale il Consiglio di Stato ha confermato la piena legittimità del nuovo disciplinare del Prosecco Doc, redatto dal Consorzio Prosecco Doc e approvato con Decreto del 7 dicembre 2016 dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. La vertenza era nata dal ricorso di un singolo produttore che sosteneva la presenza di vari profili di illegittimità lungo l’intero processo amministrativo conclusosi con l’approvazione ministeriale del nuovo disciplinare. In particolare lamentava la mancata introduzione, nello stesso disciplinare, dell’imbottigliamento con tappo a clip accanto alle altre metodologie consentite (tappo di sughero e tappo corona).
Decisioni legittime Il Consiglio di Stato, in accoglimento delle tesi difensive sostenute in giudizio dal Consorzio, rappresentato dagli avvocati Diego Signor e Vittorio Titotto dello studio legale BM&A di Treviso, ha ritenuto pienamente legittime e meritevoli di favorevole considerazione le decisioni assunte dall’assemblea del Consorzio atte a determinare regole omogenee per il confezionamento del Prosecco DOC. Il Consiglio di Stato ha pertanto confermato l’ordinanza di primo grado del TAR Roma, che già aveva confermato, in pieno accoglimento della posizione del Consorzio, la legittimità del nuovo disciplinare rigettando l’istanza volta ad ottenere la sospensione cautelare dell’efficacia dello stesso. «Il Consorzio si pone come obiettivi primari la tutela e lo sviluppo del prestigio del prosecco Doc nel mondo – conclude Zanette – ritengo che il nuovo Disciplinare costituisca un passo importante per il perseguimento di questi obiettivi».