“Donne del Vino in Toscana” è il libro scritto da Roberta Capanni e Nadia Fondelli che indaga sull’essere donna in un mondo lavorativo da sempre ritenuto prerogativa maschile. Le giornaliste hanno intervistato alcune delle associate delle Donne del Vino della Toscana che, con i loro racconti, hanno permesso di dar vita ad un libro destinato non solo a chi si occupa di vino ma a tutti. Cosa è cambiato nel mondo del vino che ha permesso alle donne di essere sempre più presenti e, soprattutto, quanto è cambiato davvero? Le autrici hanno deciso di rivolgersi alla delegazione toscana dell’Associazione Donne del Vino per comprendere possibile comprendere quali sono state le difficoltà che le donne hanno incontrato o incontrano ancora oggi nel mondo del vino.
Le donne fin dall’antichità sono state tenute lontane dal mondo del vino. La prefazione di Ernesto Di Renzo, antropologo dell’Università di Roma Tor Vergata, racconta come il vino, per sua natura, sia molto vicino all’universo femminile e come la sua produzione, fin dai tempi più antichi, abbia portato con sé la sfera del magico e l’associazione di simbologie di felicità, benessere, cultura, raffinatezza, rigenerazione, contatto con il divino. Scritto volutamente con un linguaggio semplice e senza tecnicismi e il più fedele possibile ai racconti che le donne del Vino hanno fatto della loro esperienza, il libro si presenta come una raccolta di racconti. L’intento è quello di far avvicinare al variegato e affascinante mondo della vite sempre più persone. Conoscere un prodotto vuol dire rispettarlo e la conoscenza porta al non abuso, così come sapere cosa affronta e come reagisce una donna davanti ad un mondo lavorativo volto al maschile, può essere di aiuto sia agli uomini che alle donne
Uno spaccato di storie diverse per tipologia e per questo il volume è stato diviso in tre sezioni: Gioielli di famiglia, con i racconti di chi si è trovato ad avere alle spalle un’azienda produttiva da generazioni, Sogni e Lavoro, che raccoglie le storie di chi pur provenendo da altri settori ha fortemente voluto creare un’azienda vitivinicola realizzando il proprio sogno e Vino e Dintorni dedicato a chi è entrato nel mondo del vino non come produttrice ma occupando altre importanti professioni. Ad ogni donna intervistata è stato chiesto di dare una foto in cui si riconoscesse affinché nel libro non ci fossero immagini patinate ma che il “racconto” continuasse nell’immagine. Conclusione? Come ricorda nella sua intervista la Presidente nazionale dell’Associazione delle Donne del Vino, Donatella Cinelli Colombini, “c’è ancora molta strada da fare”.