«Il ministero delle Politiche Agricole e Forestali non è in grado di tutelare il biologico Made in Italy». I deputati del Movimento 5 Stelle nella Commissione Agricoltura attaccano il ministro Maurizio Martina, denunciando ritardi nel decreto che sanzioni il falso biologico.
Azione carente «A poco valgono leggi e buoni propositi per tutelare i prodotti biologici Made in Italy se poi l’Unione Europea approva regolamenti al ribasso, rispetto ai più alti standard di qualità italiani, per soddisfare le esigenze degli altri Paesi Ue, come accaduto oggi con l’approvazione del regolamento europeo sull’agricoltura biologica», si legge in una nota diffusa dal gruppo alla Camera del M5s della Commissione Agricoltura, che punta il dito contro il ministero. «Questa è la conseguenza dell’azione carente del ministro delle Politiche Agricole, Martina, che non è in grado di difendere l’agricoltura biologica italiana né in Europa né in Italia: siamo infatti ancora in attesa del decreto promesso dal Governo per introdurre le sanzioni contro il falso biologico, mentre con l’ultimo decreto approvato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri viene ulteriormente frammentato il sistema di controlli e competenze. E ad esserne l’artefice è stato proprio il ministero delle Politiche Agricole che ha delegato ad organismi privati e autorizzati funzioni che di norma vengono svolte dall’Ispettorato Centrale Repressione Frodi (Icqrf) e dal Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare».