«È stato respinto il nostro emendamento al Decreto Fiscale a prima firma Filippo Gallinella che proponeva l’abolizione dello spesometro, ovvero le comunicazioni obbligatorie per il pagamento dell’Iva, per tutte le imprese agricole che fatturano meno di 7mila euro l’anno; non solo quindi per quelle che sono situate in zone montane, come previsto attualmente». Lo dichiarano i deputati del MoVimento 5 Stelle della Commissione Agricoltura.
Qualifica di imprenditore agricolo «Si tratta di una misura fondamentale per tutelare i piccoli produttori dell’agricoltura italiana che purtroppo – spiega il deputato 5stelle Filippo Gallinella – è stata respinta insieme ad altri emendamenti a sostegno del comparto, come ad esempio quello sul riconoscimento della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale a livello nazionale e non regionale, come attualmente previsto; oppure quello a prima firma Chiara Gagnarli che estende a tutte le aziende nazionali colpite da eventi avversi il contributo introdotto al Senato a sostegno delle imprese agricole sarde. E ancora: l’introduzione di un’imposta sostitutiva, cento euro, per la raccolta occasionale di prodotti selvatici non legnosi (funghi, tartufi, bacche, frutta in guscio, ecc) e l’abbassamento dell’aliquota dell’Iva dal 10 al 5 per cento la vendita dei tartufi». «Questo è stato solo il primo tentativo. Non ci arrendiamo ma ci teniamo pronti per far confluire queste proposte come emendamenti alla legge di Bilancio», conclude Gallinella.