«Un incontro interessante e proficuo per affermare il valore del made in Italy e ribadire come il settore agroalimentare del nostro Paese sia sinonimo di qualità». Così Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Grana Padano, commenta la visita del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, oggi a Sirmione, nella sede del Consorzio del prodotto Dop più consumato del mondo (4 milioni e 800 mila forme annue), per presentare il suo libro “Dalla terra all’Italia. Storie dal futuro del Paese”.
Un danno da un miliardo di euro Un volume nel quale, come lo stesso ministro ha spiegato alla platea, si racconta “la passione, la fatica e la voglia di farcela di tanti giovani italiani che stanno rilanciando l’agricoltura e l’alimentazione in un’ottica moderna e innovativa”. All’appuntamento erano presenti anche i rappresentanti dei Consorzi Asiago, Provolone Valpadana, Monte Veronese, Gorgonzola, Olio del Garda, Vini Lugana e Franciacorta, ovvero i prodotti a Denominazione che operano nelle aree geografiche vicine al territorio in cui ha sede il Consorzio Grana Padano. «Tutti insieme – spiega Baldrighi – abbiamo ringraziato il ministro Martina per quanto è stato fatto sia a livello nazionale, sia in sede Comunitaria per difendere le eccellenze italiane. Allo stesso tempo abbiamo ribadito la necessità di non abbassare la guardia visto che, purtroppo, il fenomeno dell’agropirateria continua a essere all’ordine del giorno. Con il ministro Martina abbiamo condiviso che la lotta e il contrasto verso chi, subdolamente, porta sugli scaffali dei negozi e dei supermercati prodotti falsi o imitativi, deve continuare a essere una battaglia comune e di carattere internazionale. Da una recentissima ricerca sul Grana Padano emerge, infatti, che buona parte dei similari vengono acquistati dai consumatori non per scelta consapevole, ma per mancanza di chiarezza». «Non ci stancheremo mai di ricordare – prosegue Baldrighi – che, solo per quanto riguarda il Grana Padano DOP, il danno provocato da tutte queste “scimmiottature” è quantificabile in circa un miliardo di euro l’anno, 700 milioni dei quali riguarda il mercato estero». «Proprio l’energia e la ‘voglia di fare’ dei nostri produttori, che emerge dal libro del ministro Martina – conclude il presidente del Consorzio Grana Padano – devono essere un punto di riferimento e di forza per far crescere ulteriormente le produzioni di qualità italiane».