Il 2017 è stato, per l’agricoltura alessandrina, un anno contrassegnato da eventi meteorologici estremi, specie nei mesi estivi, che hanno riguardato in particolare la generalizzata assenza di precipitazioni su tutto il territorio, gli eventi alluvionali di inizio anno, momenti di grandine che hanno causato notevoli danni, la gelata tardiva del mese di aprile.
Lo studio Secondo l’analisi della Cia di Alessandria, il maltempo ha determinato un calo delle produzioni sensibile rispetto allo scorso anno. Il calo produttivo in termini di resa, però, in molti casi non ha intaccato la qualità. Per quanto riguarda i principali comparti produttivi, per molte colture il raccolto 2017 è stato scarso in termini quantitativi, con costi di produzione elevati dovuti anche al ricorso all’irrigazione a causa della siccità. Il vitivinicolo ha registrato una produzione inferiore di quasi il 30% rispetto all’anno scorso, compensata in parte dagli alti livelli qualitativi delle uve. Annata decisamente negativa per i produttori di miele, in calo anche la frutta. Bene, invece, la carne e il lattiero caseario che lavora su “nuovi” prodotti.
Seguono i dettagli dei settori caratterizzanti la nostra provincia.
Vitivinicolo Forte diminuzione della resa a causa di gelata tardiva e siccità. Sul piano economico i prezzi di mercato sono in aumento sia per le uve che per il vino, ma questo non compensa la diminuzione del reddito dei produttori.
Zootecnia Il mercato dà segnali di buon andamento e ripresa sull’andamento del 2016, sia per il comparto bovino che ovicaprino. Buona la qualità, bene anche i prezzi riconosciuti ai produttori, in lieve recupero. Sulla Razza bovina Piemontese le quotazioni sono alte.
Lattiero-caseario Il mercato del latte crudo è abbastanza saturo e si lavora sui nuovi prodotti.
Nocciolo La siccità e gli eventi atmosferici vari hanno colpito molto la produzione corilicola, messa a dura prova anche dalla presenza della cimice asiatica (anche se la situazione non è ancora di particolare allarme sulla nostra provincia). Inoltre, l’alternanza produttiva naturale della coltura, variabile di anno in anno, ha fatto registrare una diminuzione significativa del raccolto (fino al 40% in meno sul 2016); la campagna sarà prevedibilmente migliore il prossimo anno. Per quanto riguarda i prezzi, la forbice è molto ampia e riferita alla qualità, scarsa o superiore, delle diverse zone.
Cereali autunno-vernini Buona la qualità complessiva, con una diminuzione di resa rispetto alle medie degli ultimi anni intorno al 25%. Prezzi in leggero recupero e in costante rialzo rispetto all’anno precedente.
Colture primaverili Le colture irrigue (mais, soia) hanno risentito profondamente della siccità. Chi non ha irrigato costantemente ha subito i danni più pesanti, mentre chi lo ha fatto ha visto aumentare i costi aziendali. Prezzi in rialzo.
Riso Annata buona, in provincia di Alessandria, con produzioni che hanno visto rese superiori ai 70 quintali/ettaro ed una qualità altrettanto interessante. Le produzioni stanno aumentando anche grazie all’utilizzo di varietà ibride.
Frutta La produzione frutticola ha subito i danni più seri dalla siccità e dalla gelata tardiva. Il comparto delle pesche a Volpedo, in particolare, ha visto un’annata pessima.
Orticole Le rese in termini di quantità sono state alte, a parte le colture che hanno sofferto la gelata (ad esempio, piselli, taccole). Qualità ottima per le varietà autunnali, buona ma non superlativa quella estiva (peperoni, fagioli, pomodori) a causa del caldo eccessivo. I prezzi potrebbero dare margini migliori per patate e cipolle, le vendite sono piuttosto basse (a causa della concorrenza estera, specie francese). Le verdure autunnali (cavolfiori, broccoli) hanno avuto una partenza buona e prezzi discreti, ma si è avvertito il crollo nel mese di novembre a causa della produzione del Sud Italia in immissione sul mercato.
Miele Annata disastrosa, si può dire “senza precedenti”, per l’apicoltura, con raccolto ai minimi storici. A contribuire è stata, anche per questo settore, la gelata tardiva che ha compromesso la fioriture di numerosi alberi.
«Ricorderemo il 2017 – commenta Gian Piero Ameglio, presidente provinciale Cia Alessandria – come un’annata agraria particolarmente segnata dai fenomeni atmosferici. Gli innalzamenti dei prezzi, in alcuni settori, non bastano a compensare la riduzione di produzione realizzata. Sul fronte politico, i nostri sforzi sono andati verso la tutela degli interessi degli imprenditori del territorio, attraverso iniziative e richieste in alcuni casi già accolte e operative volte, ad esempio, alla salvaguardia dei danni da fauna selvatica. Inoltre, la collaborazione con il sistema delle Cooperative ha dato buoni risultati in seguito al progetto sul grano avviato lo scorso anno, e dal comparto viticolo è stata molto apprezzata l’iniziativa di Incoming con i buyer stranieri, parallelamente al Vinitaly. Accanto a questo, abbiamo dato il nostro contributo, spendendoci a tutti i livelli, al compimento del progetto per il rilancio dell’Asti Secco. Infine, il 2017 è stato anche l’anno di uscita della Cia di Alessandria dal Consorzio Agrario, scelta storica dettata dalle mancate informazioni delle strategie consortili».
«L’impegno della nostra Organizzazione nel corso dell’anno – spiega Carlo Ricagni, direttore provinciale -è stato particolarmente mirato agli eventi climatici che hanno colpito duramente molte aziende agricole e ha portato alla “dichiarazione di calamità naturale” per le gelate. E’ proseguito inoltre nell’affiancamento quotidiano degli imprenditori associati per quanto riguarda le attività di sviluppo e miglioramento aziendale. Proprio su questi elementi, di centralità e assistenza alle aziende, riorganizzeremo l’attività del sistema Cia nel corso del 2018, rendendo ancora più efficienti i servizi offerti»
Resta l’annoso problema dei danni da fauna selvatica nelle campagne per cui la Cia di Alessandria ha chiesto l’intervento degli Enti pubblici, dimostrando il pieno appoggio nella decisione della Provincia al piano di contenimento dei caprioli. Molto rilevante è l’entrata in vigore, a pieno titolo, del Testo Unico della Vite e del Vino, per cui la Cia di Alessandria ha organizzato un incontro divulgativo per tutti i soci a inizio anno. La Confederazione ha seguito con piena attenzione l’attività della Sicurezza aziendale in agricoltura, con numerosi corsi, pratici e teorici, relativi alle normative e all’abilitazione della guida dei mezzi agricoli (conseguimento nuove certificazioni e rinnovi attestati, 32 corsi e 588 partecipanti). La celebrazione dei 40 anni di fondazione della Cia (avvenuta lo scorso 3 novembre ad Alessandria) ha permesso di fare un bilancio di attività e programmare gli impegni futuri.
A seguito della Tavola rotonda avviata durante l’evento di celebrazione, prosegue l’intenzione di ragionare sull’impatto economico del paesaggio rurale sull’economia del territorio. Sono allo studio progetti di sviluppo del valore economico in riferimento alle zone marginali alessandrine, per far sì che l’agricoltura rimanga un’attività caratterizzante di questi luoghi. Fondamentale sarà la collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”.
La Cia prevede una riorganizzazione generale degli uffici, nei primi mesi del 2018, al fine di rendere i servizi ancora più efficienti in base alle richieste della base associata. Si giustifica in questo senso anche l’apertura del nuovo ufficio dedicato ai Servizi alle Persone al quartiere Cristo di Alessandria (corso Acqui 76, aperto dal lunedì al sabato compreso).
Le assemblee elettive del mese di dicembre 2017 porteranno inoltre, nell’ambito del rinnovo ordinario delle cariche, a nuove idee e spunti da parte dei nuovi (e/o riconfermati) Presidenti territoriali per l’attività associativa, appuntamento che precede l’Assemblea provinciale elettiva del mese di gennaio 2018.
Dal punto di vista sociale, prosegue la collaborazione a sostegno della Fondazione Uspidalet onlus in varie iniziative condivise durante l’anno, insieme ad altri enti socio-assistenziali dei territori (con particolare sinergia alla zona di Casale Monferrato). La nostra Confederazione non ha mai smesso di dedicarsi alle attività e alle iniziative varie per aiutare le aziende agricole particolarmente colpite dal sisma del centro Italia nel 2016. Dopo la consegna delle tre unità abitative mobili (dicembre 2017) ad altrettanti imprenditori terremotati, la raccolta fondi prosegue con nuove risorse volte alla ricostruzione dell’attività dell’azienda agrituristica “Il Margine” di Norcia, visitata da una delegazione alessandrina nel mese di novembre scorso.