«L’Italia avrà un piano pluriennale per invasi e acquedotti. Con la legge di bilancio abbiamo stanziato 500 milioni di euro fino al 2022, che si aggiungono alle ulteriori risorse dei fondi europei. Una risposta utile alla crisi subita quest’anno, soprattutto dal mondo agricolo, a causa della prolungata siccità. Il nostro Paese ha bisogno di un intervento strutturale e diffuso in molte aree. La priorità è migliorare le infrastrutture idriche, riducendo gli sprechi e aumentando la capacità di raccolta dell’acqua che oggi è ancora troppo bassa». Così il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina commenta l’inserimento nella legge di bilancio della finanziamenti del Piano nazionale per invasi e acquedotti.
In particolare per gli invasi la norma prevede i seguenti obiettivi prioritari:
- a) completamento di interventi riguardanti grandi dighe esistenti o dighe incompiute;
- b) recupero e ampliamento della capacità di invaso e di tenuta delle grandi dighe e messa in sicurezza di derivazioni idriche prioritarie per rilevanti bacini di utenza in aree sismiche classificate in zona 1 e 2 e ad elevato rischio idrogeologico.