Confagricoltura ha partecipato, con tutti gli attori della filiera, al secondo Forum europeo del riso che si è svolto presso il Copa (Comitato delle Organizzazioni agricole europee) alla presenza degli europarlamentari, per discutere delle principali difficoltà del settore. La delegazione era formata dalla vicepresidente Elisabetta Falchi, il presidente della Federazione nazionale risicola Giovanni Perinotti, e da Cristina Tinelli dell’ufficio di Confagricoltura a Bruxelles. Il Forum aveva l’obiettivo attraverso un approfondimento delle criticità rappresentate, di individuare rapide soluzioni che possano garantire la sopravvivenza del settore in Europa.
Clausola di salvaguardia I partecipanti al Forum hanno rappresentato la necessità di attivare al più presto la clausola di salvaguardia per ridurre le importazioni di riso dalla Cambogia. La liberalizzazione delle importazioni dai Paesi Meno Avanzati (PMA), avviata il primo settembre 2009, ha provocato, infatti, un graduale aumento delle importazioni, che hanno raggiunto il loro apice nella campagna 2015/2016 con 1,239 milioni di tonnellate di equivalente riso lavorato. La Cambogia è diventata in assoluto il primo fornitore di importazioni del prodotto in questione verso la UE, con quasi metà delle importazioni totali di riso Indica lavorato e semilavorato verso la Ue. Effetto di queste importazioni è stato un calo consistente del prezzo del prodotto europeo. Altro elemento essenziale, a parere della filiera, è riconoscere la specificità del settore nell’ambito dei negoziati commerciali internazionali e della futura PAC: le concessioni per l’import di riso non devono costituire una merce di scambio nelle intese bilaterali.
Commercio internazionale Infine, è sempre più necessario spingere per una totale reciprocità nelle regole del commercio internazionale; sia per quanto riguarda l’impiego dei prodotti fitosanitari, ma anche per le norme in materia di diritti sociali e dei lavoratori. La vicepresidente di Confagricoltura Elisabetta Falchi, con il presidente della FNP Giovanni Perinotti, hanno chiesto agli eurodeputati presenti di sostenere queste istanze dei Paesi produttori presso le istituzioni comunitarie, coinvolgendo e sensibilizzando tutti i gruppi parlamentari sull’impatto delle importazioni sul settore europeo. Gli eurodeputati, a loro volta, si sono impegnati a creare un fronte unico per presentare le richieste del Forum nelle sedi appropriate.
Etichettatura Tra i vari temi posti in maniera forte da Confagricoltura, e condivisi dai partecipanti al Forum, l’esigenza di ragionare al più presto su un percorso di etichettatura che consenta il riconoscimento e la connotazione del nostro prodotto rispetto a quello importato. Aspetto questo condiviso anche dal Mipaaf. Inoltre, poiché la grave situazione di mercato richiede risposte immediate, sarebbe importante, per Confagricoltura, l’attivazione di misure eccezionali di sostegno da parte della Commissione europea, come già avvenuto per altri settori in crisi, ad esempio il latte.