Le bioenergie come il biogas e il biometano rappresentano l’ultima frontiera dell’energia pulita e nel 2030, lo ha indicato nei giorni scorsi una risoluzione legislativa separata, approvata con 492 voti favorevoli, 88 contrari e 107 astensioni, dal parlamento europeo, la quota di energie rinnovabili dovrà essere pari al 35% del consumo energetico dell’Unione europea. Dovrebbero inoltre essere fissati obiettivi nazionali, dai quali gli Stati membri sarebbero autorizzati a discostarsi, a determinate condizioni, fino a un massimo del 10 per cento. Per raggiungere gli obiettivi dell’Unione dell’energia, ogni Stato membro deve notificare alla Commissione un piano nazionale integrato per l’energia e il clima alla Commissione dell’Ue entro il 1° gennaio 2019 e, successivamente, ogni 10 anni. Il primo piano deve coprire il periodo dal 2021 al 2030. E nel 2030, secondo il CIB (Consorzio italiano biogas e gassificazione), il potenziale della produzione nazionale di biometano potrebbe essere di 8 miliardi di metri cubi.
Un trend che trova conferme a Fieragricola, la rassegna internazionale dell’agricoltura in programma fino a sabato 3 febbraio a Verona, dove si scommette sulle bioenergie. Nel novero dei riconoscimenti del Premio Innovazione, consegnato da Fieragricola e Edizioni L’Informatore Agrario durante la Fieragricola Night, ci sono due «Foglie d’oro dell’innovazione» che riguardano la produzione di biogas, a conferma che il settore è al centro delle politiche di ricerca e sviluppo delle imprese ed è considerato come strategico per gli agricoltori. «La produzione di energia dall’agricoltura è strategica – ha sottolineato a questo proposito il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – non solo perché dà corso a quella multifunzionalità che permette di migliorare i redditi delle aziende agricole, ma anche alla luce della recente approvazione del Parlamento europeo dei nuovi obiettivi vincolanti a livello Ue, che prevedono un miglioramento del 35% dell’efficienza energetica, una quota minima, pari almeno al 35% di energia da fonti rinnovabili nel consumo finale lordo di energia, e una quota del 12% di energia da fonti rinnovabili nei trasporti entro il 2030».
Fra i premiati per l’alto tasso di innovazione, a Fieragricola sono presenti i micro impianti di biogas Bioeletric (padiglione 9, stand B1), un sistema che permette agli allevatori di piccole dimensioni con almeno 50 vacche in lattazione di generare energia e dare valore aggiunto ai propri liquami. L’impianto (da 11, 22, 33 o 44 kW), arriva in azienda prefabbricato e le operazioni di montaggio della parte tecnologica sono completate in pochi giorni. La produzione di biogas avviene attraverso un processo di digestione anaerobica ed è possibile sfruttare l’energia termica prodotta in eccesso per le necessità domestiche. Un’altra «Foglia d’oro dell’innovazione» è stata assegnata all’impianto di biogas con stalla climatizzata proposto da Bst (padiglione 9, stand B2). In questo caso il sistema prevede di sfruttare la componente termica prodotta da un impianto di biogas per produrre aria fredda che, immessa in un sistema di areazione, serve per climatizzare la stalla e garantire un migliore benessere degli animali durante le stagioni più calde.