Gasolio agricolo e terreni in comodato. L’Agenzia delle Dogane cambia idea

Con una nota di settembre 2017, l’Agenzia delle Dogane aveva stabilito l’obbligo di registrazione dei contratti di comodato dei fondi rustici condotti dagli imprenditori agricoli che intendevano ottenere il carburante ad accisa agevolata (ex Uma). Il pronunciamento rappresentava un “cambio di rotta” radicale e improvviso che lasciava ben poco tempo per effettuare quanto richiesto: accordo con il proprietario del fondo, stesura dell’atto, registrazione, caricamento nelle procedure telematiche collegate al riconoscimento del diritto al carburante. Accogliendo le doglianze rappresentate dagli imprenditori, le Dogane ritornano alla vecchia impostazione: possono beneficiare dell’accisa ridotta anche gli imprenditori agricoli conduttori di fondi rustici in forza di contratti di comodato verbale.

serra_2.jpgLe novità  L’Agenzia condiziona il beneficio alla presentazione dell’atto notorio con cui il conduttore attesta la disponibilità esclusiva del fondo interessato alle lavorazioni ed alle conseguenti coltivazioni agricole. In aggiunta, è necessario anche un atto notorio sottoscritto dal proprietario del fondo che confermi la piena disponibilità del fondo al comodatario conduttore. Quindi, di fatto, la vera agevolazione concessa dalle Dogane è quella di evitare l’onere di registrazione del contratto (€ 200 di imposta di registro oltre alle marche da bollo, una ogni 4 pagine). Raccomandiamo di valutare con estrema attenzione l’onere economico suddetto: l’avere un contratto scritto e registrato, contrariamente a quanto ancor oggi ritenuto (da parte soprattutto dei proprietari dei fondi), rappresenta un’indiscutibile sicurezza del diritto sia per questi ultimi che per il conduttore.

 

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