Il gruppo Fontanafredda investe nel Chianti acquistando la tenuta agricola Il Colombaio di Cencio a Gaiole: 110 ettari di terreni – 15 quelli vitati – e una cantina di 4mila metri quadri. Un investimento, quello del gruppo di Oscar Farinetti, secondo quanto riporta il quotidiano La Stampa di oltre 5 milioni d’euro nel Chianti Classico per la tenuta che era di proprietà della famiglia tedesca Werner Ernst Wilhelm.
Quello di Fontanafredda è solo l’ultimo in ordine di tempo di una serie di partecipazioni in aziende vitivinicole italiane nel 2016 per oltre 11 milioni di euro con cui alla capogruppo Fontanafredda (120 ettari vitati in Piemonte) si sono aggiunti Le Vigne di Zamò, in Friuli, le Cantine del Castello di Santa Vittoria nel Roero, Brandini a La Morra, nel territorio del Barolo e Serafini & Vidotto, in Veneto. Un gruppo che oggi arriva a 300 ettari di vigneto in totale, ad una produzione complessiva di 13 milioni di bottiglie e un fatturato di 60 milioni di euro nel 2017.
La tenuta di Fontanafredda venne acquistata da Vittorio Emanuele II per essere data in dono alla Bela Rosin. Successivamente viene intestata ai figli Maria Vittoria ed Emanuele Alberto Conte di Mirafiori. Nel 1866 il Re acquista la prima vigna di Barolo da cui nasce il nome “Tenimenti di Barolo e Fontanafredda”. Nel 1894 muore Emanuele Alberto di Mirafiori che aveva trasformato il Barolo in un mito. Era stato lui a rendere Fontanafredda un vero e proprio villaggio con una chiesa e una scuola. Gli subentra il giovane secondogenito Gastone. Nel 1918 Sotto la guida del direttore Cav. Mollo, l’azienda raggiunge la sua massima espansione commerciale e produttiva con 200 dipendenti e oltre 40 famiglie residenti all’interno della tenuta. Nel 1928, però, la fillossera arriva nelle Langhe e distrugge i vigneti. Nel 1929 la grande depressione economica partita dagli USA mette in difficoltà l’azienda. Nel 1931 a causa delle numerose difficoltà le tenute e la cantina vengono vendute per 1.050.500 lire a Monte dei Paschi di Siena, mentre il marchio viene venduto alla famiglia Gancia per 100.000 lire. Nel 2009 Fontanafredda, dopo 70 anni, torna in mani piemontesi. Oggi l’ultimo capitolo della storia con l’acquisto da parte di Farinetti.