«Con un colpo di coda il Ministro vuole intervenire alla fine del suo mandato per modificare la Legge 30. Si fermi. Filippo Gallinella, deputato M5S e membro della Commissione agricoltura punta il dito contro l’ormai ex ministro dell’agricoltura Maurizio Martina: «Su un tema così importante come quello della riproduzione animale e della relativa ricaduta sul miglioramento dell’efficienza zootecnica nazionale, la Commissione agricoltura non è stata chiamata ad esprimersi ed è inaccettabile andare avanti ».
«A metà degli anni ’90 – spiega il deputato pentastellato – l’Italia era il quarto paese esportatore di seme per il miglioramento genetico e i nostri tecnici dettavano la linea a livello internazionale, con un sistema di servizi tra i più efficienti. Oggi non è più così, le cause sono note e una riforma è necessaria. La strada presa però è quella di voler mantenere artificialmente e con denaro pubblico un sistema che offre pochi servizi ed è scarso di risultati come dimostra il sempre maggiore acquisto da parte dei nostri allevatori di materiale genetico prodotto da sistemi ormai più efficienti, fuori del nostro territorio. Si sarebbe dovuto intervenire per rendere finalmente efficiente, al pari dei sistemi internazionali, il sistema di tenuta dei libri genealogici, di controllo della produttività e del relativo miglioramento genetico e salvaguardia della biodiversità. Così come è congegnata questa nuova legge 30, è solo un’operazione di maquillage per permettere di mantenere la situazione attuale, che ci ha portato alla crisi pesante degli ultimi 20 anni. Occorre che la nuova legge diventi un’opportunità di crescita e non di incancrenire l’attuale situazione deficitaria».