A meno di due mesi dalla kermesse dell’ortofrutta (Fiera di Rimini 9-11 maggio), l’edizione 2018 di Macfrut si prospetta come quella della consacrazione internazionale. L’Hub di riferimento per l’intera filiera italiana, occasione di business e confronto sui temi chiave del settore. Non poteva ricevere battesimo migliore la 35esima edizione di Macfrut, nell’anno che celebra il cibo italiano nel mondo, di cui l’ortofrutta è una componente fondamentale (seconda voce dell’export agroalimentare).
Un appuntamento all’insegna dell’internazionalizzazione. Sono tante le new entry, a partire dall’Uzbekistan che si presenta con una decina di operatori, lo stesso farà la Grecia con imprese del mercato di Atene, di produzione e packaging. E ancora, tanto dinamismo dall’Africa, area nella quale l’ortofrutta è in grande espansione e dove tante sono le opportunità per le aziende italiane sul fronte delle tecnologie e del packaging, senza escludere alcuni prodotti come le mele. Le novità dall’Africa arrivano da Costa D’Avorio, Tanzania e Zambia, al debutto a Macfrut, così come dalla conferma di Sudan, Etiopia, Uganda, Tunisia ed Egitto presente con una maxi area e una decina di aziende. Non da meno, prima volta di aziende provenienti da Stati Uniti e India.
Tante riconferme anche da Centro e Sud America, come Repubblica Dominicana, Perù, Costa Rica e Colombia, paese Partner, presente con una maxi area e 30 aziende espositrici, tra cui i colossi bananieri Uniban e Banacol.
E a riprova di una fiera globale e di business, l’invito in fiera di 1500 buyer, grazie al supporto di Ice-Agenzia e Regione Emilia Romagna, quest’ultima finalizzato in particolare all’incoming di buyer cinesi. Solo quattro anni addietro i buyer ospitati dalla fiera erano 250.
A Macfrut saranno presenti i più grandi operatori del settore, con le più importanti imprese produttrici, importatrici e di quarta gamma. Tante le new entry tra cui alcuni nomi di primo piano del settore: Vip, Melinda, Vog, Salvi, Peviani, Battaglio, Francescon, Melone Mantovano, Novafruit, La Linea Verde, Ortoromi, Florette, Mioorto. Confermata la presenza di colossi internazionali come Dole, Sun World e Zespri.
Novità anche nel preraccolta con l’ingresso di Monsanto-Seminis leader nelle sementi, e Biolchim, leader nei biostimolanti che realizzerà anche un evento internazionale. Novità inoltre nei macchinari con l’ingresso degli americani di Urschel e nel packaging con Ifco.
Presente in forze il Veneto, Regione partner di Macfrut 2018, con 40 espositori tra cui MAAP di Padova, OPO Veneto, la filiera orticola di Lusia e i principali Consorzi di Tutela.
Infine al gruppo dei mercati ortofrutticoli si aggiunge il CAR di Roma e il MOF di Fondi, oltre ad un’area Italmercati.
Ancora più ricca la parte dei contenuti da sempre pezzo forte della manifestazione fieristica. Anche qui tante le novità come l’area dinamica dedicata all’irrigazione, Acquacampus, con i leader del settore, alcuni dei quali per la prima volta a Macfrut (Netafim, Toro irrigazione, Irritec, Rivulis) e un convegno dedicato all’uso sostenibile dell’acqua organizzato da ANBI (Associazione Bonifiche Italiane). Altri eventi di rilievo: la due giorni dedicata al frutti esotici con il Tropical Fruit Congress, le previsioni europee di pesche e nettarine, un evento dedicato al dettaglio specializzato, i meeting organizzati dalle singole imprese come nel caso di Rewe e Coop Italia.
«La prossima edizione si caratterizza per un ulteriore forte sviluppo – spiega Renzo Piraccini, presidente di Macfrut – Così come il 2015 fu l’anno del grande balzo con la nuova location a Rimini, il 2018 sarà quello della consacrazione di Macfrut quale vetrina internazionale dell’ortofrutta italiana nel mondo. Macfrut ha dimostrato di essere la fiera nella quale gli stakeholder del settore ortofrutticolo si riconoscono e fanno sistema, così come avviene negli altri grandi Paesi».