Sebbene già le previsioni di consumo nel mese di dicembre si preannunciassero positive per le due specialità modenesi, quelli che rende noti il Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP sono dati che le confermano appieno.
Infatti, nel 2017, Zampone e Cotechino Modena che – come è noto – possono fregiarsi dell’Indicazione Geografica Protetta, hanno fatto registrare vendite per un totale complessivo di oltre 3.500.000 Kg, segnando così una crescita di quasi il 9% rispetto all’anno precedente, per un volume d’affari complessivo di oltre 28.000.000 di Euro.
In particolare, sono stati venduti 2.227.304 Kg di Cotechino Modena IGP, facendo registrare un + 7,9% rispetto al 2016 e 1.279.390 kg di Zampone Modena IGP per un +9,8%.
Un 2017 dunque molto interessante per il Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP che ha chiuso un anno ricco di novità e che ha segnato anche una rilevante ripresa dei consumi.
«Questi dati si commentano da soli: abbiamo venduto quasi 2 milioni e 300.000 Kg di Cotechini e 1 milione e 300.000 Kg di Zamponi Modena IGP, la cui produzione ha coperto il 70% dell’intero mercato – spiega con soddisfazione Paolo Ferrari, presidente del Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP. “Un anno quello che si è chiuso – continua Ferrari – che ha visto anche un restyling del marchio del Consorzio che è stato creato ispirandosi al territorio di origine dei due prodotti. I nuovi colori – azzurro e oro – riprendono quelli dell’araldica della città di Modena e l’elemento caratterizzante rappresenta il rosone del duomo di Modena».
Oltre al nuovo logo, il Consorzio ha investito molto anche sul prodotto dimostrando di avere sempre più attenzione verso il consumatore finale e alle sue esigenze in fatto di alimentazione. «Da gennaio 2017, abbiamo un prodotto senza glutammato aggiunto, senza derivati del latte e solo con aromi naturali, che evidentemente – anche guardando gli ultimi dati – ha riscontrato il gradimento dei nostri consumatori», ha concluso il Presidente.
Breve storia dei due prodotti – Zampone e Cotechino Modena sono tra i più antichi prodotti della salumeria italiana. La leggenda narra che avrebbero fatto la loro prima apparizione nell’inverno del 1511 a Mirandola, quando la città fu assediata dalle milizie del papa, Giulio II, Giuliano della Rovere. In quell’occasione, i Mirandolesi si sarebbero ingegnati cominciando, in un primo momento, ad insaccare la carne di maiale nella cotenna o ad utilizzare la cotenna come ingrediente di un salume da cuocere, dando origine al cotechino e, successivamente, ad insaccarla nelle zampe, decretando l’origine dello zampone.
Nacquero così, per istinto di sopravvivenza quindi, il cotechino e lo zampone, magie gastronomiche, da secoli orgoglio della tradizione del Made in Italy.
Il Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP Il Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP si è costituito nel 2001 a Milanofiori (Milano), dopo un articolato percorso iniziato nel 1999, anno in cui i due prodotti hanno ottenuto l’ambito riconoscimento europeo IGP (Indicazione Geografica Protetta) con il regolamento della Commissione Europea n. 509/1999. Il Consorzio, che ha come scopo la tutela e la valorizzazione dello Zampone Modena e del Cotechino Modena IGP, conta oggi 14 aziende, che rappresentano tutti i produttori dei due prodotti IGP.
IGP – Indicazione Geografica Protetta La sigla IGP (Indicazione Geografica Protetta) introduce un nuovo livello di tutela qualitativa che tiene conto dello sviluppo industriale del settore, evidenziando l’importanza delle tecniche di lavorazione impiegate oltre al rispetto del vincolo territoriale. Quindi, la sigla identifica un prodotto originario di una regione e di un paese le cui qualità, reputazione, ricetta e caratteristiche si possano ricondurre all’origine geografica, e di cui almeno una fase della produzione, della trasformazione o dell’elaborazione avvenga nell’area delimitata.