In tutta l’Ue sono in media il 30% le aziende agricole gestite da donne, anche se con differenze piuttosto considerevoli tra Paesi, dal 5% dei Paesi Bassi al 47% in Lituania.
La dimensione standard dell’impresa femminile in Europa è di 6,4 ettari, vale a dire la metà dei 14,4 ettari delle aziende gestite da uomini. In totale – ha sottolineato la Cia Agricoltori Italiani – le agricoltrici controllano molto meno terra (il 12%) rispetto ai colleghi maschi (il 61%), anche se queste variazioni sono molto meno pronunciate nei nuovi Paesi Ue, dove in media le donne coltivano intorno ai 3,4 ettari contro i 6 ettari degli uomini.
Un gap di genere, ma minore, è evidente anche tra i giovani: oggi in Ue solo il 4,9% degli under 35 in agricoltura sono donne, rispetto al 6,4% degli uomini. D’altro canto, le donne sono estremamente attive nelle imprese agricole a conduzione familiare, dove rappresentano quasi il 40%. Le donne sono una risorsa che deve essere ancora adeguatamente valorizzata, anche con gli strumenti della Pac, spiega la Commissione europea. Un loro maggiore coinvolgimento nel mondo del lavoro, e quindi nelle aziende agricole, può e deve avvenire.