«Sono state accolte le richieste avanzate da anni dal Cno circa la necessità di praticare le buone pratiche agricole per bloccare sul nascere la diffusione del vettore sputacchina -ha rimarcato Sicolo-. Assolutamente condivisibile è anche la politica sanzionatoria verso tutto i proprietari che non risulteranno in regola con le misure obbligatorie di contrasto alla xylella -ha proseguito il presidente del Cno-. Non sono esenti anche gli spazi pubblici, con le amministrazioni comunali che devono intervenire rapidamente per ripulire tutte le zone verdi degradate e abbandonate».
L’auspicio del più importante e rappresentativo consorzio della produzione olivicola italiana è che i controlli siano allargati con determinazione anche alle zone al momento indenni. I sindaci pugliesi, in particolare, secondo il Cno, dovranno controllare attentamente tutte le aree pubbliche e private ed obbligare i proprietari ad intervenire sulle aree incolte.
Il presidente del Cno ha evidenziato come sia fondamentale «proseguire con l’eradicazione delle piante infette, soprattutto nella zona cuscinetto e nella fascia di contenimento, sperando che la Magistratura non ceda alle infruttuose sirene di santoni incompetenti. Auspico -ha concluso Sicolo- la creazione di una task force dedicata a favorire l’utilizzo immediato delle risorse utili al ristoro delle aziende agricole colpite dalla xylella, che non possono aspettare i tempi biblici della burocrazia per coprire il mancato reddito dovuto a questa epidemia. È necessario incentivare la ricerca seria e indipendente a livello internazionale e consentire in tempi rapidi il reimpianto delle nuove piante, in ottemperanza alle decisioni dell’Unione Europea e al decreto da poco licenziato del Mipaaf, per garantire a tanti olivicoltori di poter programmare con un pizzico di serenità in più il loro futuro».