Scambi e affari per addetti ai lavori e imprenditori agricoli, mercato di animali e macchine, vetrina internazionale per i produttori italiani, appuntamento per scambi di competenze e analisi di nuovi modelli di business legati alla terra; insomma vero e proprio centro economico per l’economia agricola, che ogni anno si ritrova in Umbria. Taglio del nastro questa mattina per Agriumbria (in programma fino all’8 aprile ad Umbriafiere di Bastia Umbra), per la rassegna che come da tradizione, sarà anche una grande festa di popolo.
«Quest’anno – ha detto il presidente di Umbriafiere Lazzaro Bogliari – ci apprestiamo a vivere un’edizione straordinaria assieme ai nostri partner, agli espositori e al nostro affezionato pubblico. Sarà un momento fondamentale di scambio e crescita per gli operatori economici e una grande festa». Entrata da tempo tra gli appuntamenti preferiti dal pubblico, la manifestazione si caratterizza anche per i numerosi eventi dedicati ai consumatori. Molti infatti saranno gli incontri e gli show cooking dedicati ai corretti stili di vita, pensati per informare e ragionare sulla qualità dei prodotti della terra, dalle carni di qualità in collaborazione con i Consorzi e i produttori ai cibi tradizionali, fino ai cosiddetti new food. Nel corso della tre giorni non mancheranno momenti formativi per il pubblico dedicati ai corretti stili di vita e alle scelte sostenibili in ambito domestico.
Un’edizione storica per la fiera agricola nata nel 1969, da un’intuizione dell’Onorevole Lodovico Maschiella, con 33 espositori per lo più locali e che oggi conta 450 stand in rappresentanza di 2.500 marchi e aziende e che nel prossimo futuro vede una forte spinta all’internazionalizzazione.
Come ha spiegato proprio Bogliari, presidente di Umbriafiere, organizzatore di Agriumbria: “Tengo a sottolineare lo sforzo di tutto lo staff di Umbriafiere che negli anni è riuscito a fare di questo appuntamento uno dei più attesi dal mondo agricolo e agroindustriale di tutto il Paese. Le cose buone, come la fiera, nascono dalle buone idee e dall’ostinata voglia e professionalità che poi ci vuole per realizzarle. Tutto quello che oggi vediamo lo dobbiamo all’intuizione di Lodovico Maschiella, per me un’esempio anche a livello personale, oltre che professionale”.
Il presidente Bogliari ha citato e ringraziato tutti i partner della manifestazione, le istituzioni, con l’assessorato all’Agricoltura guidato da Fernanda Cecchini, sempre pronto a interloquire e supportare il comparto; le confederazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura e Cia Umbria; l’Università, in particolare il Dipartimento di Scienze agrarie; l’Associazione italiana allevatori e quelle regionali, fiore all’occhiello della fiera; Sviluppumbria e Umbra Export, la Camera di Commercio di Perugia e Unioncamere; Grifo Latte, Federunacoma (Federazione dei costruttori di macchine agricole), partner strategico per la prossima evoluzione della manifestazione che attraverso accordi e parnership sta proiettando gli espositori, in particolare i costruttori di mezzi e macchine, sui mercati europei ed extraeuropei e che sarà al fianco di Umbriafiere a luglio nell’organizzazione di Eima Show, le prove in campo di nuove macchine agricole. Nuovo format, giunto alla seconda edizione, destinato ad affermarsi nel panorama nazionale. Un’evoluzione dinamica, nei campi appunto, per far testare i nuovi mezzi agricoli di precisione direttamente agli agricoltori. Sono intervenuti al taglio del nastro Fernanda Cecchini, assessore alle Politiche agricole della Regione Umbria, che è presente in fiera con uno spazio informativo pensato per fornire orientamento e informazioni agli agricoltori e che ha sottolineato la portata strategica per l’Umbria di un salone come questo.