La commissione sta valutando l’ipotesi di aumentare l’importo massimo dell’aiuto de minimis da 15mila euro a 25mila euro. Questa possibilità è una risposta alle richieste degli Stati membri di migliorare il sostegno agli agricoltori, riducendo al contempo gli oneri amministrativi senza distorcere il mercato. La modifica proposta delle norme sugli aiuti de minimis (Reg 1408/13) fisserebbe l’importo massimo nazionale dell’aiuto all’1,5% della produzione agricola annua nel corso dello stesso triennio (dall’1% delle attuali norme). Si propone, inoltre, di fissare l’importo totale degli aiuti che possono essere concessi dagli Stati membri a un particolare settore agricolo al 50%, al fine di ridurre l’impatto sugli scambi tra Stati membri ed evitare potenziali distorsioni della concorrenza. Infine, le proposte di modifica avanzate dalla Commissione, propongono anche la creazione di registri centrali obbligatori a livello di Stati membri, per semplificare e migliorare l’erogazione e il monitoraggio degli aiuti de minimis. In base alle attuali norme sugli aiuti agricoli de minimis, le autorità nazionali possono concedere piccoli importi di aiuti alle imprese del settore agricolo senza previa notifica alla Commissione europea. Questa forma di sostegno si è dimostrata particolarmente utile in tempi di crisi poiché consente alle autorità di reagire in modo rapido ed efficace a sostegno degli agricoltori vulnerabili.
La Commissione per consentire una discussione in merito a queste ipotesi di modifiche, ha aperto una consultazione che si rivolge principalmente alle autorità pubbliche di tutta l’UE con precedenti esperienze di concessione di aiuti di Stato nel settore agricolo secondo le norme de minimis. La consultazione durerà fino al 16 aprile 2018.