Un incontro molto partecipato ed atteso dagli allevatori della specie bufalina, quello che si è tenuto a Caserta, nella sede della locale Camera di Commercio.
Ai lavori, aperti da Tommaso De Simone, presidente dell’ente camerale casertano, è intervenuto per l’Associazione Italiana Allevatori il direttore generale Roberto Maddé, che oltre a ricordare il ruolo fondamentale dell’allevamento bufalino per il territorio e per l’economia, non solo locale, viste le ricadute in termini di fatturato e di esportazione per la produzione principe, la mozzarella di bufala campana, ha inquadrato la collocazione dell’Associazione Nazionale Allevatori della specie bufalina all’interno del Sistema A.I.A. e le nuove opportunità per la valorizzazione della razza Bufala Mediterranea Italiana.
La rinnovata progettualità di Anasb è stata delineata dal direttore Giacomo Bertolini, mentre per la parte tecnica, con il dettaglio dei nuovi Indici Genetici per bufale e tori per il 2018, è stata illustrata dal direttore tecnico di A.I.A., Riccardo Negrini. Argomento, quest’ultimo, che ha riscontrato notevole interesse tra gli allevatori intervenuti, proprio per lo sviluppo della genetica e genomica applicata al settore bufalino.
Ulteriori interessanti temi inerenti la filiera sono stati poi affrontati dagli altri intervenuti all’incontro, il vicedirettore Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali-DMVPA dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” Aniello Anastasio, il dott. Domenico Vecchio dell’Izs del Mezzogiorno ed il dott. Giorgio Franco, della Regione Campania.