Il top della genetica ha sfilato ina nel ring allestito nei padiglioni della Fiera di Reggio Emilia in occasione della Mostra Interregionale delle Bovine da Latte, rassegna giunta alla sua seconda edizione e iniziata due giorni fa, venerdì 20 aprile.
Davanti al pubblico delle grandi occasioni sono stati premiati i migliori soggetti delle varie categorie in competizione, che ha toccato l’apice con il riconoscimento di Campionessa assoluta andato a Goldsun Laura dell’azienda agricola Giuseppe Quaini di Castelverde, in provincia di Cremona.
Dietro di lei, con il titolo di Riserva, si è piazzata Wyndford Atwood Grey 90 ET dell’azienda Errera Holsteins di Borgoforte (MN), mentre la Menzione d’onore è andata ad All Cast Windbrook Zoe Et dell’azienda agricola Il Castagno di Pastore e Cerutti.
“Le bovine che hanno sfilato– sottolinea il presidente di Araer, Maurizio Garlappi – sono la più eloquente dimostrazione degli ottimi risultati ottenuti negli ultimi anni dalla genetica che, come ho ricordato venerdì mattina introducendo il convegno che abbiamo organizzato all’interno della Mostra, ha superato gli obiettivi che si era data fino a non molto tempo fa, quando il miglioramento morfologico degli animali e la qualità produttiva rappresentavano il traguardo da raggiungere. Oggi, pur mantenendo sempre attuali quei parametri, ci si concentra soprattutto sulla longevità, sull’efficienza alimentare, sulla capacità del bestiame di far fronte all’aumento delle temperature. Aspetti che non possono essere sottovalutati, rispetto ai quali invece la ricerca scientifica sta portando avanti progetti molto interessanti e positivi. Oggi i nostri associati, a due anni da una riorganizzazione che sta arrivando alle battute finali – conclude Garlappi – possono continuare a contare non solo sulla garanzia di servizi indispensabili per il buon andamento dell’azienda, ma anche su un calendario di manifestazioni annuali particolarmente ricco, circa una sessantina, che favoriscono quelle occasioni di incontro e confronto sempre più indispensabili per migliorare la professionalità di ognuno. Altri servizi sono allo studio di Araer e a breve gli associati sapranno di cosa si tratta e come, soprattutto, ne potranno usufruire”.
“Con i controlli funzionali condotti dai nostri tecnici, Araer copre l’84% delle bovine da latte presenti in Emilia Romagna – interviene il direttore Claudio Bovo – pari a 240mila soggetti che tutti i mesi vengono controllati affinchè il latte prodotto risponda ai requisiti imposti per produrre un alimento come il Parmigiano Reggiano. Per Araer il rispetto della tradizione, la tutela della qualità uniti all’innovazione tecnologica a cui tutte le aziende guardano con sempre maggiore interesse rappresentano i pilastri su cui poggia tutta la sua attività.
In questo contesto il tema della sostenibilità gioca un ruolo fondamentale e non a caso, con la certificazione sul benessere animale, sappiamo di portare avanti un altro grande e importante processo che non solo risponde a quanto ci chiede la Ue, ma soddisfa le richieste di un consumatore sempre più consapevole ed esigente al quale vogliamo garantire la tracciabilità e la qualità delle produzioni”.
Durante le premiazioni avvenute in mattinata, una ha avuto un valore particolare. Si è trattato del Trofeo alla memoria di Sergio Onesti, allevatore e dirigente di organismi vicini al settore zootecnico che durante la sua attività ha sempre avuto un occhio di riguardo per i giovani, in particolare per quelli del Dairy Club di Parma, essendo lui originario di quella provincia. Il premio è stato assegnato a David Razzoli, un giovane allevatore della provincia di Reggio Emilia, a cui sono stati riconosciuti l’impegno nella selezione, il coinvolgimento e la responsabilizzazione in azienda, la cultura per il benessere animale, l’etica e il comportamento e la passione per la competizione e la partecipazione alle mostre.
Calato il sipario sulla seconda Mostra Interregionale delle Bovine da Latte, l’appuntamento è già fissato per la primavera del prossimo anno.