«L’accordo di filiera Coldiretti-Federolio non riconosce il giusto valore all’olio extravergine d’oliva toscano e serve a sdoganare le miscele di oli italiani con oli comunitari ed extracomunitari: la Toscana olivicola darà battaglia per tutelare la dignità dei produttori, il futuro del prodotto e la salute dei consumatori». È una presa di posizione dura quella di Sandro Piccini, presidente degli Olivicoltori Toscani Associati.
Nel mirino dell’Ota il patto tra Coldiretti e Federolio presentato nei giorni scorsi a Roma. Gravi, in particolare, le parole del segretario generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, secondo cui “il massimo del Made in Italy è quella industria che possa dimostrare che all’interno dei suoi blend c’è almeno il 50% di olio extravergine d’oliva italiano” riporta la nota OTA.
«Questa filiera è un fake con un unico obiettivo: uccidere la produzione olivicola – ha aggiunto Piccini -. È a rischio il futuro di migliaia di famiglie toscane che vivono grazie all’eccellenza di questo prodotto, simbolo della dieta mediterranea. Alcune industrie, grazie a questa filiera farlocca, acquisterebbero olio extravergine d’oliva italiano a 4 euro al kg, ben al di sotto dei costi medi di produzione che in Toscana si aggirano intorno ai 7 euro al kg – ha sottolineato Piccini -. Il nostro prodotto, simbolo del Made in Italy, emblema di storia e cultura del territorio, come si evince da interviste e dichiarazioni verrebbe utilizzato per sdoganare il progetto “Italico”, miscela di oli italiani con oli comunitari ed extracomunitari, tanto caro ad alcune aziende e ai vertici di Coldiretti».
«Ci opporremo con tutte le forze perché non possiamo consentire a Coldiretti e Federolio di mettere sul lastrico, attraverso la svendita dell’olio extravergine d’oliva, centinaia di migliaia di olivicoltori toscani», ha rimarcato Piccini. «Invito i produttori, i consumatori e tutti i cittadini a sottoscrivere la petizione lanciata dal Consorzio Nazionale degli Olivicoltori (LINK)a tutela dell’olio extravergine d’oliva italiano, dei produttori e della salute dei consumatori per lanciare un messaggio forte al Governo Nazionale affinché prenda le distanze da questo attentato al Made in Italy», ha concluso il presidente Sandro Piccini.