I problemi gestionali del vino. Un incontro di Confagricoltura cerca risposte su commercializzazione e vinificazione

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“Vino: soluzioni gestionali per commercializzazione, vinificazione, registro telematico e fatturazione elettronica”: è questo il titolo dell’incontro organizzato da Confagricoltura Asti che avrà luogo lunedì 23 luglio dalle ore 15, all’azienda vitivinicola Moretti Adimari di Isola d’Asti (Località Valle Nabisso 18), durante il quale verranno trattati, tra gli altri argomenti, la tutela dei nostri vini alla luce del nuovo Regolamento sul marchio dell’UE, la questione dell’entrata in vigore dei registri telematici del vino e la fatturazione elettronica, conseguenze di un decreto che, dal momento della sua emanazione, ha letteralmente diviso il comparto vitivinicolo.
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L’evento L’incontro intende fotografare lo stato dell’arte sia in relazione ai dubbi e alle – tante – perplessità delle aziende a riguardo degli innumerevoli adempimenti (informatici e non) cui sono chiamate a ottemperare sia, in un contesto più ampio, a permettere alle aziende di approfondire opportunità e progetti adatti alla loro realtà commerciale. Dopo una breve introduzione di Andrea Cerrato, presidente del Consorzio turistico Sistema Monferrato, l’incontro entrerà nel vivo con gli interventi di Angelo Di Giacomo, responsabile Ispettorato Tutela della Qualità e Repressione Frodi, dell’avvocato Luisa Curiale e di Alberto Furno, rispettivamente consulente legale e consulente marchi Interpatent e di Gianluigi Corna, che interverrà per conto di Maxidata Srl. A moderare sarà il giornalista, ex capo redattore Tg3 Piemonte, Carlo Cerrato.

Il commento «Com’era prevedibile, sono state parecchie le difficoltà che si sono riscontrate al momento della dematerializzazione dei registri – afferma Bruno Rivella, responsabile settore vitivinicolo di Confagricoltura Asti e anch’egli relatore nell’incontro – difficoltà interne dovute alla gestione da parte delle aziende che era necessario codificare all’interno del registro, ma soprattutto esterne, rappresentate dall’utilizzo dei software che erano in continua fase di aggiornamento. Nonostante queste difficoltà – conclude Rivella – siamo riusciti ugualmente a svolgere il nostro lavoro, grazie anche al prezioso aiuto degli uffici della Repressione Frodi che ringrazio personalmente per la disponibilità dimostrata nei confronti delle aziende».

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