«Il futuro dell’agricoltura è senza dubbio nell’agroecologia; e questo perché – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Andrea Michele Tiso – attraverso di essa è possibile debellare l’inquinamento da ammoniaca (cresciuto dello 0,5% dal 2015 e del 2% dal 2014) e recuperare un rapporto sano e virtuoso con l’ambiente».
Un modello di crescita «Il settore primario – continua Tiso – deve rappresentare un modello di crescita e sviluppo da prendere ad esempio per il prossimo futuro, anche perché, se seguito dalla politica, ne ha tutte le opportunità per diventarlo». Come detto però, continua Tiso, «per riuscire in questo processo il mondo agricolo ha bisogno che le istituzioni nazionali ed europee si assumano il coraggio di prendere scelte radicali, tra le quali quella di cancellare (anche in forma di allevamento) l’agricoltura intensiva e di non assegnare i contributi Pac alle aziende che superano i livelli di inquinamento consentiti dalla legge». «Per noi di Confeuro – conclude Tiso – il vero connubio del futuro dovrà essere quello tra comparto agroalimentare e ambiente; ed è per questo che insistiamo con forza sulla necessità di puntare sull’agroecologia e su quelle risorse umane, spesso composte da under 40, che intendo intraprendere questo percorso».