Nomi rappresentativi del nuovo universo femminile e del giornalismo più qualificato saranno premiati a Montalcino il 16 settembre nel teatro degli Astrusi dove verrà presentato anche il libro sulle 20 edizioni del Premio Casato Prime Donne dal 1999 al 2018. L’opera è arricchita da contributi su donne e economia, società, agricoltura, gastronomia, cinema, giornalismo televisivo, Brunello e Montalcino scritti dalla giuria del Premio Casato Prime Donne composta da Donatella Cinelli Colombini, presidente; Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione oltre che dalla fondatrice del Premio Francesca Colombini Cinelli, dal sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli e dal Presidente del Consorzio del Brunello Patrizio Cencioni.
La “Prima donna” 2018 è Sara Gama capitano e difensore della Juventus campione d’Italia femminile e della nazionale di calcio femminile che andrà ai mondiali del prossimo anno. Classe 1989, laureata in lingue, Sara è figlia di mamma triestina e padre congolese. Nel 2018, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, è stata inserita da Mattel, unica italiana, tra le 17 personalità femminili internazionali «che hanno saputo diventare fonte di ispirazione per le generazioni di ragazze del futuro» per lo stesso motivo esiste una bambola Barbie a sua immagine.
Scegliendo Sara Gama la giuria del Premio Casato Prime Donne ha fatto nuovamente una scelta anticipatoria e coraggiosa che mette in evidenza il contributo di valori messo in campo dalle donne «Sara rappresenta la risposta femminile ai cori xenofobi degli stadi di calcio maschile e agli episodi di violenza e razzismo che hanno avuto per oggetto atleti italiani di colore» ha detto Donatella Cinelli Colombini.
Le sezioni giornalistiche del Premio Casato Prime Donne, con cui vengono valorizzati i migliori contributi alla divulgazione del territorio di Montalcino e del Brunello sono stati assegnati a tre professionisti di altissimo profilo.
Andrea Gabbrielli vince la sezione “Io e Montalcino” per gli articoli Montalcino che cambia e Montalcino, Poggio Antico diventa Belga, pubblicati nel “Gambero Rosso”. Competentissimo assaggiatore, portabandiera dei vini delle isole, da decenni conosce ogni vigneto e tutte le cantine di Montalcino. Giornalista specializzato nel settore enologico ha contribuito a più riprese e sempre ad altissimo livello, col Gambero Rosso, dove frequentemente narra le vicende del territorio del Brunello.
Premio Consorzio del Brunello sul tema “Il Brunello e gli altri vini di Montalcino” a Gioacchino Bonsignore per i servizi televisivi intitolati
Gusto Divino trasmessi da TG5 5. Giornalista televisivo molto noto per aver condotto TG e rubriche di Canale5 Gioacchino Bonsignore è, dal 2002, caporedattore del programma Gusto in cui racconta il meglio del food and wine italiano. Da anni è un appassionato del Brunello di cui è diventato testimone e narratore.
La firma femminile sul tema “Montalcino la sua storia, la sua arte e il suo vino” è Cristina Conforti che ha vinto con il servizio televisivo trasmesso da Unomattina di RAI 1 che ha raccontato Montalcino e il Brunello in modo inedito e intrigante attraverso interviste che coinvolgono anche la rock star Sting. Il taglio veloce,
esplorativo e coinvolgente dei suoi servizi televisivi caratterizza la Conforti come una delle migliori giovani protagoniste del giornalismo televisivo.
Poco prima della cerimonia del 16 settembre, nel teatro degli Astrusi, messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Montalcino, una giuria popolare di 50 membri sceglierà la foto più rappresentativa dei territori dei vini Brunello e Orcia fra le 5 finaliste eseguite da Bruno Bruchi, Lori Vetter Caradonna Bowers, Alfredo Falvo e Chiara Salvadori.
Dopo la premiazione i 200 invitati all’iniziativa si sposteranno alla Fattoria del Colle di Trequanda per il pranzo offerto da Donatella Cinelli Colombini e suo marito Carlo Gardini sul tema “Healthy food e peccati di gola ” che si concluderà con il taglio della torta del ventennale e lo spettacolo Danza “Oltre la sclerosi multipla” di Anna Belvedere.