Dal primo Dopoguerra agli anni del boom economico per arrivare all’era dei trattori guidati da remoto. Grandi aziende e riviste di settore aprono i rispettivi archivi a EIMA, salone internazionale delle macchine agricole in corso di svolgimento a BolognaFiere.
Ne esce il racconto dell’evoluzione del settore in Italia e delle svolte storiche che lo hanno fatto crescere. Si parte dal Primo Dopoguerra, quando il materiale bellico abbandonato diventava materia prima per la produzione industriale in un Paese messo in ginocchio dalla guerra. Si arriva ai giorni nostri, caratterizzati dallo sviluppo tumultuoso e rapido della tecnologia. In mezzo c’è un secolo di storia che ha cambiato radicalmente, insieme al Paese, il lavoro e la vita nei campi. E ci sono piccole e grandi aziende che hanno contribuito, nel corso degli anni, a fare del settore dei macchinari agricoli un colosso dell’industria nazionale. A EIMA, il salone internazionale delle macchine agricole in corso di svolgimento a Bologna, imprese e riviste di settore aprono i rispettivi archivi. Ne esce una panoramica sulla meccanizzazione agricola che non è solo uno sguardo sulle evoluzioni tecnologiche ma anche sulla profonda trasformazione della società.
Un esempio arriva dal libro “Orsi trattori agricoli 1931-1964”, pubblicato da Edagricole e scritto da Matteo Vitozzi. Presentato alla rassegna mondiale di Bologna, racconta la storia, a Tortona, in provincia di Alessandria, dell’azienda Orsi, impresa a conduzione famigliare. Una storia iniziata alla fine dell’Ottocento che si è incrociata con quella dei trattori a partire dagli anni Trenta: comincia proprio da qui la ricostruzione di Vitozzi, che descrive i modelli d’epoca, a ruote e cingolati, con schede tecniche che permettono agli appassionati di avere un quadro esaustivo del contributo dato dall’azienda piemontese, oggi chiusa, all’evoluzione della meccanizzazione agricola italiana. Da Orsi si passa a un grande marchio, Lamborghini Trattori, una eccellenza che affonda le proprie radici nel secondo Dopoguerra, e precisamente nel 1948, e che a EIMA ha festeggiato 70 anni di attività. Nata a Pieve Di Cento, nel Ferrarese, l’azienda emiliana iniziò a produrre utilizzando materiale bellico abbandonato. La grande svolta arrivò nel 1952 quando con la legge Fanfani furono stanziati 125 miliardi di vecchie lire a favore degli agricoltori per l’acquisto di macchine agricole di produzione nazionale: incentivi che diventarono per tante imprese, e non solo per Lamborghini, il trampolino di lancio verso la produzione su scala industriale e verso il successo. Non meno interessante l’incontro sul tema “La mietitrebbia, una regina dei campi tra passato, presente e futuro” promosso da l’Informatore Agrario e dall’Archivio Storico “Pietro Laverda”, una istituzione nata per testimoniare il ruolo storico che questo prestigioso marchio ha avuto nel campo della meccanica agricola.
Il trattore nella foto è un Orsi Anteo della collezione di Fabio Fagiolini LEGGI