Con una recente risoluzione l’Agenzia delle entrate si è pronunciata rispetto alla rilevanza Iva delle attività svolte da un’azienda agricola, iscritta ai registri regionali delle fattorie didattiche, delle fattorie sociali ed al registro nazionale delle comunità per minori.
L’attività svolta è di tipo socio-educativo: la natura ed il lavoro vengono utilizzati a scopo terapeutico, tramite la formazione di una sorta di “agri-comunità”, ovvero, favorendo l’accoglienza, l’integrazione e l’inserimento lavorativo di minori in situazioni di disagio. Le attività in questione sono svolte tramite convenzioni con alcuni Comuni e prevedono interventi e percorsi ben concertati.
L’intervento dell’imprenditore agricolo viene compensato con il pagamento di una retta giornaliera procapite, per ogni giorno di presenza dei minori, comprendente vitto, alloggio, igiene, vestiario, lavanderia e trasporto. In risposta all’interpello, l’Agenzia ha affermato che tali prestazioni sono assimilabili a quelle prestate da istituzioni assistenziali quali “brefotrofi, orfanotrofi, asili, case di riposo per anziani e simili” e come tali esenti Iva ai sensi dell’art. 10, comma 1, n. 21 del DPR 633/1972.