Si svolgeranno il 21 e 22 novembre prossimi nelle città di Roma, Napoli, Padova e Venezia gli Stati Generali del Verde Pubblico, manifestazione organizzata dal Comitato per lo sviluppo del Verde pubblico, istituito presso il ministero dell’Ambiente. L’evento, giunto alla sua quarta edizione, è patrocinato dai ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, l’Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e il consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e forestali.
L’iniziativa è volta a promuovere la cultura del verde nei contesti urbani e sostenere i Comuni chiamati a dare piena attuazione alla legge per lo sviluppo degli spazi verdi urbani (legge 10/2013). In particolare, l’evento si svilupperà in 4 tappe: Napoli (21 mattina), Roma (21 pomeriggio), Padova (22 mattina) e Venezia (22 pomeriggio).
Agli incontri, coordinati dal presidente del Comitato per lo sviluppo del Verde pubblico, Massimiliano Atelli, interverranno, tra gli altri, i sottosegretario del ministero dell’Ambiente,Vannia Gava e Salvatore Micillo, il sottosegretario del ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Franco Manzato, i rappresentanti delle istituzioni regionali e comunali, gli ordini professionali e le associazioni.
STATI GENERALI DEL VERDE PUBBLICO A NAPOLI
MERCOLEDì 21 NOVEMBRE – 9.30/13.30
Istituto Comprensivo “Aldo Moro” plesso scolastico di Via Mario Palermo – Ponticelli – NA
VERDE URBANO E CITTADINANZA ATTIVA Verde urbano è anche espressione ed esperienza di cittadinanza. Di cittadinanza attiva, che in chiave di sussidiarietà soccorre e subentra alle amministrazioni pubbliche. Tanto nella sfida a contrastare fenomeni di incuria che in alcuni casi diventano di vero e proprio degrado, anche profondo (nelle periferie, ma non solo), quanto nel dare forma a una domanda di spazi pubblici che è anche richiesta di una dimensione di rinnovata socialità. Quella dell’attivismo civico nel campo del verde urbano è spinta dal basso prorompente, tanto forte e viva da spingere alla ricerca di un punto di equilibrio che coniughi la necessità di individuare “regole e competenze” (senza cadere nella trappola della burocratizzazione), con l’esigenza di non disincentivare o demotivare questo essenziale slancio.