Pieno successo della 2a tappa della manifestazione, inserita nell’ampio progetto “Stalle aperte”, organizzata dall’Associazione Regionale Allevatori (Ara) della Basilicata che si è svolta all’azienda Ferrone Lauro Vito Pio a Baragiano, in provincia di Potenza.
E’ proseguito quindi l’impegno dell’Ara lucana a realizzare incontri rivolti sia agli addetti ai lavori che alla cittadinanza in qualificate aziende del territorio: temi centrali, quelli legati alla zootecnia da latte e da carne. In quest’occasione, il “Percorso del Latte ” ha toccato una realtà storica dell’allevamento bovino da latte del potentino, l’azienda Ferrone Lauro che opera da oltre 40 anni e che è all’avanguardia nella selezione zootecnica, rivolta alla produzione di latte alimentare e che ha privilegiato la sostenibilità ambientale utilizzando anche due impianti di biogas.
Le caratteristiche “virtuose” dell’azienda ospitante sono state ricordate nella presentazione al pubblico presente, composto da allevatori, dirigenti, tecnici, studenti e rappresentanti delle associazioni di consumatori, dal direttore dell’Ara Basilicata, Augusto Calbi.
Calbi, assieme al presidente dell’Ara lucana, Palmino Ferramosca, anch’egli allevatore di bovine da latte, ha evidenziato il significato dell’iniziativa “Stalle aperte”, indirizzata a parlare in questa occasione del tema del benessere animale. Facendo vedere da vicino la realtà d’allevamento che in questa zona della Basilicata, in un’area collinare e montana, con una consistente presenza di aziende zootecniche perfettamente integrate con l’ambiente, contribuisce a mantenere il presidio del territorio e preservarlo dall’abbandono. Un modo di “governare” la terra che prevede anche un uso razionale delle risorse idriche, a scongiurare i fenomeni franosi che purtroppo in altre parti del Paese si ripetono con frequenza.
L’incontro è stato moderato dal vicepresidente dell’Associazione Italiana Allevatori Claudio Destro, che da parte sua ha sottolineato a più riprese l’importanza dell’attenzione al benessere animale come tema-chiave anche in prospettiva futura, assieme alla redditività delle imprese zootecniche, sia per una migliore gestione aziendale, soprattutto nelle stalle da latte, sia a maggior garanzia del cittadino-consumatore. L’adesione crescente di realtà agrozootecniche al disciplinare voluto da A.I.A., “Gli Allevamenti del Benessere”, di cui anche in Basilicata ci sono chiari esempi con aziende da sempre sotto il controllo e l’assistenza del sistema allevatoriale, dà la dimensione della correttezza della strada intrapresa, volta a fornire sempre maggiori garanzie sul benessere degli animali e sulle relative produzioni alle Istituzioni ed agli utenti finali del prodotto, che cercano conferme alla loro richiesta di trasparenza e tracciabilità.
Nuovi contenuti e dettagli sul disciplinare “Gli Allevamenti del Benessere” sono stati esposti da Michele Blasi, direttore del Dipartimento Qualità Agroalimentare (Dqa), l’ente terzo certificatore (certificato Accredia ) di cui l’A.I.A. si avvale. Il disciplinare – ha ricordato Blasi – è unico nel suo genere in Italia, e permette il rilascio di una certificazione solo dopo accurate visite in allevamento, eseguite da veterinari qualificati del CrenBa di Brescia (Centro di Referenza Nazionale sul Benessere Animale). La valutazione sul “rischio benessere” avviene attraverso l’elaborazione di un indicatore calcolato grazie ai dati produttivi-riproduttivi raccolti con il Controllo Funzionale eseguiti dal sistema allevatoriale. Questo vale per ogni singolo capo di bestiame e, ha concluso tra l’altro, in un momento in cui si assiste ad una ripresa di consumi sia per il latte che per la carne bisogna insistere nel comunicare ai consumatori un modello di benessere degli animali e sicurezza degli alimenti di cui fin’ora non si è mai parlato.
Temi che sono stati sviluppati dal presidente di A.I.A., Roberto Nocentini: «L’Associazione Italiana Allevatori si complimenta e si farà sempre più promotrice di iniziative quali quelle realizzate dall’Ara Basilicata con i ‘Percorsi del latte e della carne ’ . Coinvolgere anche gli studenti di scuole ed istituti di vario ordine e grado, i cittadini, le Istituzioni e le associazioni di consumatori nel dibattito ‘a stalle aperte’ su come gli allevatori italiani danno risposte quotidianamente su temi importanti quali il benessere animale e la sostenibilità ambientale fa parte della nostra mission . In più, realizzare iniziative su vari territori permette di far riflettere sempre di più, tutti, sul grande valore della distintività unica delle produzioni che derivano dai nostri allevamenti, e che forniscono garanzie di salubrità e tracciabilità che altri non possono permettersi». Alla manifestazione sono intervenuti anche l’assessore regionale all’Agricoltura e Foreste Luca Braia ed il direttore di Coldiretti Basilicata Aldo Mattia.