«Sulla fragilità idrogeologica del nostro Paese sappiamo tutto e sappiamo anche cosa bisognerebbe fare per prevenire le emergenze; quindi è solo una questione di risorse e di iter burocratici più snelli per utilizzare quelle disponibili. Serve che la cultura dell’acqua entri nel DNA del Paese e della sua classe politica»
A ricordarlo è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto a Bologna alla inaugurazione della Mostra bibliografica e documentaria “Bonifiche e Irrigazioni” realizzata in collaborazione tra l’Università di Agraria di Bologna, la sua Biblioteca “G. Goidanich e l’Accademia Nazionale dell’Agricoltura.
«Per questo – prosegue il dg di ANBI – è importante diffondere la conoscenza sia del contributo storico che delle funzioni attuali dei Consorzi di bonifica a servizio del territorio e della sua economia. Solo aumentando questa consapevolezza, potremo creare un’alternativa alla logica dell’emergenza e del perenne stato di calamità. Come dimostrano i tragici fatti di queste settimane ed ormai ribadito da più parti, manutenzione delle strutture idrauliche e nuove opere di prevenzione del rischio idrogeologico sono il primo intervento infrastrutturale, di cui l’Italia ha bisogno».