Un grande evento pieno di gusto e di tradizione per le Nonne Chef lucane, che hanno deliziato il pubblico di Policoro, nella centralissima piazza Eraclea, nella serata dell’ultima domenica dell’anno. Appuntamento organizzato oltre che dalle Nonne Chef, dall’Orto Sociale, dall’associazione culturale i Colori dell’Anima e dal Comune di Policoro.
Le Nonne Chef, ormai un’istituzione da queste parti, si sono ‘esibite’ nella preparazione delle frittelle tradizionali (crisp) una pasta salata e fritta che si mangia nelle festività di fine anno. Non è mancato il laboratorio dove le super nonne lucane hanno insegnato i loro segreti ai più piccoli, che si sono dati da fare con ottimi e saporiti risultati. «E’ proprio questo l’obiettivo più importante dell’associazione e delle iniziative che stiamo portando avanti – sottolinea Rudy Marranchelli, presidente progetto Orto Sociale e vicepresidente nazionale Agia Cia Agricoltori Italiani -, quello di promuovere e tramandare i piatti della tradizione e della cucina contadina, ma anche di insegnare soprattutto alle giovani generazioni, ricette contro lo spreco alimentare».
Con le ‘mani in pasta’ anche l’assessore all’agricoltura (oltre che al turismo e rapporti con le associazioni) del Comune di Policoro, Titti Cacciatore, che si cimentata nella produzione delle squisite frittelle insieme alle nonne e ai piccoli apprendisti. «Importante insegnare e tramandare quelle che sono le nostre tradizioni più autentiche per non perderle per sempre – commenta Cacciatore –. Sono da elogiare e sostenere quindi tutte le iniziative di questo tipo, che abbiamo fatto in questo anno a Policoro».
Le nonne chef che partecipano da tempo al progetto “Orto Sociale” sono cinque: Antonia Buccello, Carmela Visaggi, Annunziata Parisi; Antonietta Nucera; Rosa Nucera. Il gruppo nasce all’interno del “Circolo Pensionati” e della “ProLoco di Rotondella”, con il nome di “nonne in campo”, poi su suggerimento di Tiziana Fedele Presidente de “i Colori dell’Anima” nel corso di un evento a Policoro hanno optato per “Nonne Chef”. Le contadine pensionate lasciano inalterate la finalità dei laboratori: promuovere i piatti della tradizione, la cucina antispreco, ridurre i passaggi che vanno dal campo alla tavola. E soprattutto trasmettere alle nuove generazioni le antiche ricette della cucina contadina perché – dicono – la tradizione viene dal passato, si coltiva nel presente, per poi germogliare in chi rappresenta il futuro.