Caro Ministro…. inizia così la lettera dei Gilet Arancioni al ministro Gian Marco Centinaio, dopo il comunicato stampa Mipaaft di oggi (Leggi)
“abbiamo letto il suo comunicato relativo alla nostra protesta – prosegue la nota degli agricoltori pugliesi – . Vogliamo subito tranquillizzarla: non ce l’abbiamo solo col suo Ministero, verso cui non nutriamo alcun pregiudizio. Ce l’abbiamo con la Regione Puglia, col Governo e con tutti coloro che avrebbero potuto invertire la tendenza dell’agricoltura pugliese e che fino ad ora non l’hanno fatto.
Anche stamattina abbiamo assistito ad un ping pong di responsabilità. Lei accusa la Regione, la Regione accusa il Ministero, un parlamentare del M5S accusa il Mef. Lei pensa che agli agricoltori interessi qualcosa di questo dibattito? Agli agricoltori stanchi, frustati da anni di scarsa attenzione, interessano i fatti concreti.
Fatti concreti, che per il caso gelate si traducono almeno con la declaratoria dello stato di calamità naturale, che ancora non c’è. Abbiamo molto apprezzato lo stanziamento di 100 milioni di euro per la xylella, ed il suo piglio decisionista e a favore della scienza. Ma manca ancora un piano serio per combattere il batterio. Quando verrà fuori? Quando potremo avere una legge speciale per eradicare gli alberi malati senza passare dalle sceneggiate di santoni e senatori del M5S? Quando sarà dichiarato lo stato di emergenza per la nostra Regione?
Noi dal giorno 7, in qualsiasi momento, l’aspettiamo a Bari, dove legittimamente manifesteremo il nostro dissenso per ottenere quanto ci spetta”.
Puglia, i Gilet Arancioni rispondono al ministro Centinaio. «Lo scaricabarile non interessa agli agricoltori». E lo invitano a Bari il 7 gennaio
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