Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha incontrato oggi una delegazione del movimento Gilet arancioni e dei sindacati che hanno manifestato in piazza per le vertenze relative all’agricoltura pugliese.
Si è deciso di creare presso la Presidenza della Regione Puglia il coordinamento delle componenti del mondo agricolo al fine di affrontare unitariamente le questioni relative a gelate, xylella, politiche comunitarie e Psr. Emiliano ha confermato che «Oggi ci siamo chiariti; perché questo dell’agricoltura è un mondo molto complesso e sofferente. Stiamo subendo una congiuntura drammatica, dove alle minacce derivanti dalla xylella, questo mostro che viene dal Sudamerica e che ci ha colpito alle spalle, si è sommato il dramma dei cambiamenti climatici.
Abbiamo avuto dei momenti di siccità, quando avrebbe dovuto piovere; e per la prima volta a memoria di agricoltore ci sono state delle gelate che – come è noto – sono il nemico principale dell’ulivo assieme all’eccesso di acqua. Perché mentre l’ulivo resiste bene alla siccità, non regge né l’eccesso di pioggia né il freddo. Questo ha reso improduttivi gli ulivi: quindi c’è stata una tempesta perfetta, che deve essere risolta da un immediato decreto legge del Governo che consenta quantomeno quei provvedimenti analoghi alle calamità naturali. Purtroppo in questo momento, specie per le gelate, questi provvedimenti non sono possibili per legge, perché essendo queste materie assicurabili non è possibile attivare le provvidenze e la dichiarazione dello stato di calamità. Però all’epoca in cui è stata rilevata questa gelata – perché non è stato rilevato immediatamente l’effetto della gelata – non erano ancora stati emessi dal Governo quei provvedimenti prodromici per poter chiedere e fare le assicurazioni. Insomma, un serpente che si morde la coda. Va trovata immediatamente una soluzione.
Gli agricoltori pugliesi stasera hanno avuto la consapevolezza che non solo il Presidente, ma tutta la Regione e i suoi uffici, sono concentrati in questa lotta. È una lotta difficile perché al Nord come al solito, quando succede qualche cosa a loro, sono sempre pronti a intervenire immediatamente come è successo per esempio per le calamità naturali di tipo idrogeologico in Veneto. Mentre quando invece siamo noi a chiedere delle cose, tutto diventa più complicato. Però sono certo che il ministro Centinaio dopo la manifestazione di oggi abbia ben capito con chi ha a che fare».